ri di polvere, e gli occorrenti Artiglieri -Avanti alcuni giorni transitò púre per Vienna il Reggini, di _ Corazze Czer-witz, forte di 1146- uomini , e lo seguiranno in breve anche i Reggim. Barko , e Karaiczai . Nel nostro Arsenale si lavora giorno e notte , e il Corpo de’ Cacciatori del Sig. Mahony, che gira in tutt’i nostri Subborghi colla Musica Turca per assoldar gente, prosiegue il reclutamento colla massima attività, e con ottimo successo! Ad esempio del Magistrato , e degli abitanti di Wienerisch-Neustadt, che con vero Patriotismo hann’offerto al nostro Monarca 30. mila fiorini da valersene nelle spese della guerra , anco alcuni de’nostri Cittadini animati dalla più pura sommissione e fedeltà versò S. M. Imperiale si distinsero colla volontaria contribuzione di 10126. fiorini . Commosso pertanto l’augusto Sovrano da questa prova di sentimenti pa-triotici ha benignamente accettata una tal offerta , e nel tempo stesso fece spedire una graziosa lettera di Gabinetto in d^ta de’4. del corrente al Supremo Ministro Direttoriale Conte di Kollowrath , colla quale S. M. ordina di palesare sì a questi , che a tutti gli altri suoi sudditi , la propria di lei soddisfazione , e. di assicurarli della sua clemenza e gratitudine rapporto a quanto essi fecero pel pubblicobe-ne dello Stato. Altra di Trieste iS. Gennajo. E’ cosa ornai sorprendente , che della fiera burrajea, la quale ha maltrattata la Squadra Francese, non si sieno avute ancora chiare, e concordi notizie, come di un fatto sì strepitoso pareva , che dovesse succedere. Finché riscontri pieni, e circostanziati ne giungano , ecco quanto ora s’e potuto raccogliere . ,, Ai 18. dello scorso mese, giorno, in cui la Squadra Francese salpò dalla Rada di Napoli, cominciò tosto a provare poco favorevole il vento; poiché 12.de’ 14, Vascelli, che erano stati ancorati colà, consistenti in 9. Navi di linea, in 4-_ Fregate , e in un Brigantino, sotto gli ordini del Sig. la Touche-Treville, ne partirono assai lentamente , con vele attraversate , tentando di guadagnare il vento verso le bocche di Capri, e non già fuori. Una Nave anzi restò assai indietro dalle altre, e convenne che il Vascello la Lingua docta l’ajutasse 6r T„ Ai 21. del mese suddetto la Squadra ingrossata già da Fregate, e Legni da trasporto , venuti dalle acque di Francia , della Corsica, e del Genovesato, così che allora formava una Flotta di 40. vele, si presentò a vista di Cagliari, Capitale del Regno di Sardegna. L’idea si era di bombardare quella Città. Appena essa comparve , il popolo costernato corse ad invocare l’ajuto del Cielo con fervorosi atti di Religione. La Flotta intanto aveva formata la linea, e stava per cominciare ilbom-bardamento ; quando tutto ad un tratto le si alzò per fianco un terribile oragano , tale , che non v’ ha memoria di simile in quel mare ; e questo spinse con tale impeto una contro l’altra le Navi, e ne squarciò vele, e sarchiarne in modo, che i Legni non trovarono altro mezzo per tentar di salvarsi, che di gettare in acqua munizioni , ed artiglieria, onde alleggerirsi. Ad onta di ciò abbandonati alla discrezione de’ venti , parte colò a fondo subitamente , parte andò a rompersi sulle coste di Sicilia , e di Malta ; e il rimanente disperso andò errando sul mare, senza che fin ora siasi avuta altra notizia, che di ciò , che diremo in appresso“. ,, A vista di Cagliari, secondo che riferisce una lettera, di Civitavecchia sull* asserzione di un Capitano di Tartana giunta colà da Cagliari stessa, colarono a fondo 4. Fregate, e molti Bastimenti da trasporto. Sulle coste di Sicilia si ruppero 5. Navi „ Ai 25. di Dicembre comparve nel Porte di Napoli la Lìnguadocca, Nave Ammiraglia , montata dal Comandante della Flotta, la Touebe-Trevillg'; e con essa 1’ altra Nave il Tonante. Erano ambedue in un deplorabile stato, siccome hanno riferito le lettere di Napoli scritte dai 28.di Dicembre fino ai 2. del corrente Gennajo. ' Avevano esse gettata in mare la loro artiglieria, e le alberature erano tutte rotte, e mancanti. Le sponde stesse si vedevano fracassate in modo, che non avrebbero potuto resistere al mare più a lungo. Di-cevasi in Napoli , che il restauro, di cui abbisognavano, importava all’ incirca la somma di 20. mila ducati di Regno. Sappiam1 ora, che -il Tonante si è potuto risarcire più presto, avendo forse patito meno; e che la Touche-Treville era montato sopra di esso partendo in traccia degli avanzi della Flotta ruinata. Riguardo all’altro Va- scel-