Num. 8, NOTIZIE DEL MONDO SABATO 26. Gennajo 1793. F R A N CIA 'Continuazione delle Notizie di Parigi del dì 6. Gennajo. N bell’ingegno ha pensato di procurare qualche 'rimedio alle intestine divisioni, che tormentano da tanto tempo, ed ora più furiosamente che mai il nostro Paese, volgendosi alle nostre Donne , ond’esse le facciano cessare . Non dispiacerà l’udire come ad esse egli parla.- LA Francia è nel Mondo il luogo, dovete donne sono al maggior segno onorate . Sopra ma parte del globo l'uomo vi tratta come sue schiave ; in Francia voi ne siete le sovrane. Questo impero più. grande dì quello, che sì pensa, influisce moltissimo su quel- lo delle opinioni, da cui dipende tutto ; voi siete le arbìtre delle opinioni. Imperciocché chi cerca di piacervi, ammette , senza volerlo ,ciò, che: è piaciuto a voi . Or se siete in Francia tante Sovrane, come mai avete cuore di permettere, che regnino insieme con voi le divisioni crudeli, e gli odii sanguinarj , che hanno cambiata questa bella terra in una arena di feroci gladiatori ? Come non v' interponete voi finalmente una volta colla vostra autorità ? soffrite, *che io vi faccia questa modesta interrogazione. Se io m'indirizzo a ’voi, lofò perchè non è questa la prima volta, che voi abbiate fatta la sorte di un Impero . Voi sapete chi fu quel famoso Coriolano, il quale mise'Roma sull' orlo della ruina. Colui era unsignorgrande di quella Città, vano, orgoglioso, collegi rico all' eccesso . Egli si picco per non aver * potuto conseguire un posto d'onore, cheam-? viva. Barbaro ! Deliberò di perdere la sua patria. E certamente senza una donna avrebbe eseguito il suo disegno. La Madre di Coriolano disarmò il suo braccio ribelle. Io veramente avrei voluto, che anche sua Moglie fosse stata a parte di questa bella impresa . Sarebbe stata una bella cosa il vedere in un tale trionfo l'amor conjúgale unito alla natura . Ma io non dubito, che una scena simile non sì potesse vedere in Francia . Fra noi madre, moglie, sorella, tutte influiscono sulle nostre azioni. Ora tutti questi poteri io invoco per un ministero '.dì pace . Siate , 0 Donne , come la calamita de' nostri spìriti ; traeteci gli uni verso gli altri; e divenite un vincolo politico dello Stato. In altri secoli le Donne; Francesi hanno fatte cose grandi per meno f orti interessi. Presentemente si tratta del vero bene di tutti ; quanto perciò non saranno più grandi, e più auguste le vostre funzioni? Io non ne conosco delle più degne del sesso vostro. Sì tratta di salvare la Francia dall'ultima sua ru'na. Mettetevi dunque all' impresa. Voi non avete , che da fissar bene /’ idea di volere , che gli uomini sìeno finalmente giusti, e sottomessi alle leggi. Che ognuno voglia il vero bene di tutti ; e che tutti cospirino a rispettare ciascuno . Abbracciata da voi questa idea , purché il vogliate ; sarà tosto abbracciata-ancora dagli uomini. E quale causa più bella , che. quella della felicità della patria vostra ! Ah 1 il vostro istinto non saprà ridursi ad abbandonarla . Imitate le antiche donne Romane. Dìo mi guardi, che io esponga la debolezza de' vostri organi alla fatica di lunghi ra -gionamenti. Voi sapete intendere tutto con una parola ; e perciò non vi annoerò con lungo apparato di frasi % Non voglio però lasciare nel vostro spirito nessun \dubbio sulla necessità, e sulla giustizia dì quanto vi dì- man-