i66 ben pubblico ha preso nuovo aumento; se il riposo, e la sicurezza nell’interno si sono meglio consolidati. Certamente questo esame non produrrà nessun favorevole risultato ; ma invece essi considerino, che questa Repubblica £ stata sì lungo tempo felice, e florida sotto la Costruzione del suo Governo, e per conseguenza, che presenta un oggetto assai interessante per. averla da proteggere. Noi terminiamo la presente, esortandovi, N.e P.Signori, per tutto ciò, che l’onore, il dovere, e l’interesse esigono da ogni Batavo, ad impiegare tutti i possibili mezzi per una coraggiosa difesa, quando questo Stato verrà ostilmente attaccato, e a prendere le^ più serie misure, perchè in occasione delle ostilità ester* U riposo interno non venta turbato &c. „ ITALIA Da Livorno 2. Marzo. Si è finalmente avuto il piacere di vedere arrivare In questo Porto, la solita Spe-ronara di Sardegna , che, ansiosamente si attendeva, stanti le varie , e diverse notizie, che correvano de’fitti colà accaduti . Per mezzo di essa si è ricevuto dunque il sincero dettaglio dell’ultima azione seguita tra i Francesi , e 1 Sardi T come appresso. Da Cagliari 22. Febbraio . La mattina del dì 9. giunse notizia , che 4. Fregate sì erano ancorate vicino alla Torre di Tuia, e che (¡rea la mezza notte ave ano spedita una Lancia ben’ equipaggiata verso terra , la quale fu respinta con pochi spari di cannone . lidi 11. 4. Fregare, 2. Vascelli, e 23. bastimenti da trasporto passarono al vicino Littorale di Quarto: la notte seguente varie Lande si approssimarono alla Spiaggia per informarsi del luogo , ed osservare dove riescir potesse più facile lo sbarco, ma ne furono respinte . La riotte precedente a' 13. i Legni da guerra ancorati nel Golfo di Quarto fecero 10. colpi di cannone contro le accampate Milizie, le quali in vece di intimorirsi, furono animate da indicibile ardore sul riflesso , che in questa opportunità tentando i Francesi' lo sbarco , avrebbero- anch’ esse procurato d’attaccagli con vigore e coragg io . Il dì 14. alle 6. di mattina 2. Vascelli , e 3. Fregate cominciarono a far fuoco con cannoni, obizi , e bombarde , contro-la Torre de’ Segnali, il Forte vicino di S. Elia , ed il Lazzeretto, che non terminò fino alle ore 7. di sera. I colpi si calcolano a 5. mila : rivinse ferito un Capitano di Miliziu, cui col- pì una scheggia di bornia. Al mezzogiorno z. Fregate della vicina Spiaggia di Quarto > con. 2. mila e.più colpi simili ,- protesseroJa sbarco de’ nemici, in numero di circa'4: mila -li Sig. Barone dì Saint-Amour, Comandante de’ Dragoni leggieri, premuroso d’ informarsi del Campo nemico, vi spedì n.uomi- , ni a cavallo 1 i qu ali assaliti da numero molto maggiore fecero la più valida resistenza 3 ' uccìdendo 10.Francesi: un jol&de’ npstrj., e due soli cavalli perirono. Tutta la notte.durò il fuoco, mandando interpolatamente barn-, be, e granate contro isummentovatì luoghi r e Forti. La mattina de’ 15. alle ore 6. sì rinnovò r e crebbe il fuoco contro la Città, e Castello , . contro la detta Torre , e Ferte di S Elia , e contro ì nostri trincìcramenti alle spiagge di Quarto, seguitando sina alle 6. della sera . Si possono computare in tal giorno i colpi dell’ artiglieria nemica a venti p& ogni minuto „ Trotette le truppe sbarcate dai lo.ro cannoni j’ incamminarono , coste"giando sempre la spiaggia . Una colonnari avanzò verso S, Elia, posto essenzialissimo , col’attimo d’ impossessarsene : le altre intanto prepararono al luogo dello sbarco i loro trincieramenti ; ma all’ imbrunir della notte uscito in campo il Sig. Cav. Don Girolamo Titzolo T colle milizie da lui comandate , ed il Sig. Cav, Ceruti con piccol numero dì Dragoni , si scagliarono coraggiosamente contro la colonna nemica , la sbaragliarono., ed obbligarono il nemico a precipitosa fuga, con perdita di non piccol numero di uomini rimasti sul campo, i coll’ acquisto dì molti prigionieri, fra ì quali un Capitano dì Granatieri, che allontana -tosi dal Campo per informar si de’ posti , ed esaminare le nostre Batterie , fu sorpreso dai . nostri. E’ sorprendente che Una bomba nella Batteria Comandante scoppiando in vicinanza di S. Barbara non produsse altro danno fuori della morte d’un Cannoniere, ed una: leggiera ferita ali’ indefesso nostro Comandante dell’Artiglieria Sig. Azimonti ; ferita che non lo ha per niente distolto dalle sue incombenze. I giorni 10.. e 17. seguitò il fuoco delie bombe e delle cannonate contro la detta Torve , ed il Lazzaretto , e gli spari ne’4. giorni consecutivi si calcolano a 40. e più mila .. Ma i nostri hanno seguitato a combattere qua , e là i nemici , ed Ogni gio> no arrivano prigionieri a questa Capitale, fra i quali ancora 4. donne due vestite da uomo. Il dì 17. un farioso Levante contribuì non poco a danno del nemico. Nella spiaggia di Quarto furono costretti a tagliare gli alberi