eh’erano in deposito presso il Comitato, ne fossero usciti : perciò ha domandato come potesse fare ad averli : tutti si sono guardati negli occhi , e nessuno gli ha risposto. “ ,, Non si può imputare, che ad un Commesso , o ad un Secretarlo questa negati-tiva incredibile fatta al Sig. di Malesher-bes , che chiedeva soltanto di leggere gli atti manoscritti contenuti in uno di que’ pacchetti . Nè certamente alcun Membio del Comitato avrebbe voluto rendersi reo di una prevaricazione , che il Cancelliere di un Tribunale qualunque non potrebbe commettere senza incorrere nella destituzione pronunziata dalla Legge . Sono del pari convinto , che la Convenzione 11011 sia passata all’ordine del giorno sulla domanda del Sig. di Malesherbes, se non perchè «ssa non 1’ ha ben intesa, o non gli è stata chiaramente esposta. Frattanto n’è avvenuto, che la causa di Luigi XVI. è stata trattata senza che il suo Difensore avesse la minima cognizione di que’documen-ti . E sgraziatamente non sono questi i soli , che sieno stati sottratti ; e su questo si sono assicurate tutte le possibili facilità non osservando nell’ asporto delle carte del Re alcuna delle formalità prescritte dalla legge per poterne fare un’ uso giuridico . Bensì queste formalità si sono impiegate in suo aggravio . Si fa anzi di più ; si stampa, e si sparge con profusione in tutto il Regno una raccolta pretesa compiuta di tutte le carte trovate presso il Re, e si compone unicamente di quelle , che si sono giudicate suscettibili di qualche interpretazione sfavorevole, e che si sono ancora avvelenate colle più perfide Note . Gli Autori di questa Raccolta y e di queste Note non figureranno senza dubbio tra i Giudici di Luigi XVI., come nè meno quelli , che in vece di limitarsi a discutere la forma di procedere al suo giudizio, hanno già svelata, e pubblicata colla stampa la loro opinione sul fondo del Processo; perciocché secondo la legge stabilita generalmente , e costantemente os-servata_ in. materia criminale in tutti i paesi civilizzati, ¡Giudici, che hanno.condannato un’accusato prima di udirlo , non possono concorrere a giudicarlo ; in ciò Vguali ai suoi proprj Accusatori . Se fosse possibile 5 che questa Legge fosse violata nel^giudizi» del Processo di Luigi XVI,, la Naz;one tuttaquan(;a ben presto s'alzerebbe contro i suoi infrattori , e chianae- rebbe~'sulle loro teste la più sonora vendetta . “ ,, Pieno di fiducia nella giustizia della C. N., io domando che tutti i Documenti mandati al Ministro della Giustizia per servire alla giustificazione di Luigi XVI. sieno consegnati ai suoi Difensori.