Ionia nominati dì sopra, e delle Città dl Danzica, e Thorn, per incorporarli tutti nei nostri Stati. Noi annunziamo pubblicamente questa risoluzione ferma, ed inconcussa per nostra parte, attendendo, chela Nazione Polacca si raduni al più breve in Dieta per prendere le misure necessarie, onde tutto quello, che a questo affare appartiene, sia accomodato amichevolmente, e che con questo mezzo si pervenga a riempire lo scopo salutare , di procurar cioè alla Repubblica Polacca una pace stabile, e di preservare i suoi abitanti dalle conseguenze orribili dell’ anarchia. Nel tsm-po stesso poi preveniamo graziosamente, e seriamente gli Stati , ed abitanti dei Distretti, e Città, delle quali facciamo prendere possesso nella suddetta maniera, di non opporcisi, come neppure ai Comandanti, e truppe incaricate de’nostri ordini per questo effetto. Anzi li esortiamo a sottomettersi volontariamente alla nostra sovranità, ed a riguardarci, e riconoscerci per loro Re, e «Sovrano legittimo, a condursi verso noi dai sudditi fedeli , ed obbedienti e a sottrarsi da ogni comunicazione colla Corona di Polonia. ,, „Dal canto nostro noi siamo fermamente risoluti, e solennemente promettiamo colle presenti di lasciare agli Stati , ed abitanti nominati di sopra in generale ed in particolare li loro possedimenti, e diritti tanto Ecclesiastici , che Secolari , di lasciar soprattutto ai Cattolici Romani il libero esercizio del loro culto, di proteggerli, e mantenerli nel medesimo. In una parola di governare tutto il Paese in modo, che la sana, e ben pensante porzione degli abitanti potrà essere felice, e contenta, e non avrà da dolersi d’aver cambiata sovranità . Per assicurarci meglio delia fedeltà, e devozione de’nostri nuovi sudditi abbiamo giudicato a proposito d’esigere da essi la prestazione di fede, e d’omaggio solito in simili casi, e siccome attesa , la nostra attuale lontananza noi non possiamo riceverla in persona , abbiamo incaricato Enrico Mollendorf, nostro Generale d’infanteria , Cavaliere de’nostri Ordini, Vice-Presidente del Dipartimento superiore di Guerra , Governatore della nostra Residenza di Berlino , Capo d’ un Regg. d’Infanteria ; come pure Leopoldo Bar. di Dankelman nostro Consigliere Intimo di Stato attuale , Ministro di Giustizia, e Capo Presidente ali tutte le Reggenze di Slesia ,, ad effetto- che ricevano in nostra vece , e nome la detta prestazione di fede, e d’om3ggio. In conseguenza ordiniamo graziosamente a tutti gli Stati, ed abitanti nominati di sopra di trovarsi due giorni avanti il termine fissato per la prestazione nel luogo indicato dai Commissarj incaricati delle nostre Plenipotenze, di presentarsi ad essi, di far registrare in Protocollo il loro arrivo , di produrre le loro Plenipotenze, ed in seguito di prestarci fede, ed omaggio nel termine prefisso, e di riconoscerci , e riceverci, Noi, i nostri Eredi , e Successori per loro Re, e Sovrano legittimo. A questo effetto vogliamo, che iVescovi, Abbati, Prelati, Vaivodi, Capellani, Staro»ti , Camerieri, e Giudici Provinciali si trovino in persona, o per Deputati sufficiente-mente autorizzati ; che gli altri Stati vi compariscano per Deputati a loro spese spediti , e incaricati delle loro Plenipotenze, così che ogni Distretto fornisca almeno 4, Persone dell’ Ordine della Nobiltà, tante del Clero , e 6. Giudici di Villaggio . In quapto alle Città esse vi manderanno ognuna due Borgomastri , ed un Sindico . Tutti questi Deputati dovranno produrre le liste autentiche contenenti i nomi delle persone dell’Ordine Equestre, e della Nobiltà , che abitano i loro Distretti, e Città respsttive , o che souo assenti , come quelli c^e’Membri del Magistrato, e Predicanti di ciascun luogo, sull’anima de’quali la prestazione generale del giuramento dovrà esser fatta dai loro Deputati . Queste liste dovranno essere autenticate dai Giudici respettivi, e presentate ai Commissarj incaricati delle nostre Plenipotenze . Noi non dubitiamo, che tutti quelli, a cui spetta, non si conformino con sommessione a quest’ordine. Ma se contro ogni aspettativa qualche Stato, od abitante dei Distretti, o Città ricusasse di conformarsi al prescritto in queste Lettere Patenti , se negasse di prestarci il giuramento di fedeltà, e di soitomettersi alla nostra sovranità , o giungesse ad opporsi resistendo ai Comandanti delle nostre Truppe; questi, o quelli dovranno aspettarsi d’essere immancabilmente punjfi colla pena usata in simili casi, e senza accettazione di persone“. Da Ceneda 27. Aprile._ „ Lunedì scorso,giorno fissato per l’arrivo di S.E. Rev. Mons. Giambenedetto Falier nostro Vescovo, si vide animata tutta questa Nobiltà, Clero j e Popolazione dal più vivo deside-- rìo