LIBRO DECIMO. 515 torri, c valorofamente difendendole , viaccorfe Caterino Cor" 1666 naro con tre galee, & alquante fufte ; onde con molto dan* no partirono i Turchi , terminando la campagna con la pri- It co„„ gionia del Conte Almerigo Sabini, che paffando in feluca ca- %btl"’Àia dè in potere di quer di Dolcignov Non mancavano alla Por- v» d»' Dui-ta, mentre in Candia fi maneggiavano l’armi y affari, c negotii di grande momento. Sino nell’anno paffato era precorfo al Vantelet Ambafciator Francefe il Signor du Piere Inviato, per ifcuoprire i fornimenti del Vifir, e portar qualche feufa dementativi d’Africa, e dc’foccorfi dell Ungheria, come che quei fuifero ftati giufti rifentimenti degl’ innumerabili oltraggi, che alle cofte del Regno fogliono inferir i Barbarefchie quefti do-veiferoconfiderarfi come obligationi contratte per la Lega, che con alcuni Principi dell’Imperio la Corona di Francia teneva. Il Vifir con difprezzo moftrò delle cofe paliate di non far alcun cafo» e lafciò* credere, che vederebbe volentieri nuovo Miniftro. Ma il Vantelet fubito giunto , e con modo più del folito fcarfi accolto all’audienza, fi avvide, che il Vifir mirandolo con occhio torbido, e con derifione, fi rammentava c degli oltraggi fattigli, e delle offefe patite- Dolendoli perciò Vénui,t arditamente 1’Ambafciatore del mal trattamento, proruppe Anètfiu-Achmet in tanto furore, che da sè difcacciandoloT ordinò a TfÌnol'f'-quei della fua Corte, che levandogli la fpada,non fenza qual- y~ che percoifa Io conduceffero in una ftanza prigione . Non vi fù * miniilro di Principe , che, come folito, poteife interporli, con-fiderato il Veneto come della Porta nemico , e l’Inglefe all’hora in aperta hoftilità con la Francia. Ma il Caimecan vedendo, che sfogata l’ira , il Vifir non difamava di dar luogo a’ ripieghi, e che V Ambafciatore,fedato il dolore, defiderava ftabilirfi nel pofto, concertò, che dopo cinque giorni di arrefto egli ritor-naife all’ audienza con le forme honorevoli del primiero co-ftume. Vantelet fi contentò d' ogni cofa ; & il Vifir ricevendo- 10 con iicherzo acuto , e con forrifo piccante gli diffe, che del udienza dtl paifato non c’era rimedio, e che per l’avvenire farebbero a- mici. II Baiarmi fi maneggiava fopra i due punti d” allargar il Mantnì confine di Candia, e foftener in piedi le piazze, nè pareva impro- Ballai. pria la congiuntura di migliorar il trattato, poiché follevatofi 11 Bafsà di Balfora, teneva le militie deH’Afia occupate, e per- ii k 2 tur-