un certo partito regna nella Gran-Brettagna, e che ci fa sperare, che continueremo a godere della interna tranquillità , si scorgemahifestamertte-dal discorso, di cui diamo qui P Estratto; discorso non ha guari tenuto dal Giudice \shurst alGran-Ciiu-rato diMidlesèx tftnente ia Corte del Banco del Re a Wes.tminster-Hall. ^ Nessuna Nazione al Mondo può vantarsi d' essere retta da un Governo migliore di quello, in cui abbiamo la bcha sorte ai vivere noi. Qjù la legge colpisce , e.protegge indistintamente e grandi, e piccoli. La Potenza del Trono, e la libertà dei Sudditi hanno de'limiti , che non possono sormontare ; e tali sono le ristrettezze poste alla libertà del Popolo , che invece d' essere infrazioni de' suoi diritti, esse assicurano piuttosto la prosperità , e la tranquillità di ciascheduno individuo . Nessuna società può sussistere senda subordinazione : e tutte le società debbono essere governate dalle leggi , /’ esecuzione delle quali deve essere rimessa nelle mani degl' individui proposti dalla Costituzione . Ma i migliori Governi hanno da combattere degli uomini corrotti, i quali non avendo onesti mezzi di sussistere , cercano di rovesciare , c di gettare gli Stati in una confusione favorevole ai loro progetti di rapina . Allora i Magistrati incaricati a far rispettare le leggi debbono sequestrare dalla società , e punire codesti perversi uomini, affine di assicurare la sorte de’ loro Concittadini, la quale è loro affidata . Alla forma della nostra Costituzione UPaese nostro è obbligato di quel grado di splendore, e dì prosperità , a cui si è inalzato . Lo stato florido del Commercio , e delle Manifatture del nostro Paese è un nuovo risultalo della sua perfezione. Or chi crederebbe dopo ciò , che vi fossero degli uomini i cui infami maneggi non tendono a nient' altro, che a rovesciare /’ Opera di tanti secoli per sostituirvi un sistema universale di arfarchìa , e dì confusione ? Sonosi pubblicati degli scritti , gli Autori de'quali rigettano ogni spirito di subordinazione coinè incompatibile col diritto naturale degli uoviini , e della uguaglianza , e ciraccomanda-no l' esempio dì una Nazione vicina, eh' essi propongono per modello . Qttestì assurdi principj e perniciosi, lungi dall' essere trattati con un generale disprezzo , hanno incontrati uomini facili, o perversi, che periodi-•cámente sì radunano per propagarli, e tengono una corrispondenza regolare colle società dì questa specie stabilite presso ì nostri Vicini., Il Re fece, è già qualche tempo, uri Proclama troppo necessn^v vuinegacis>, e da meditarsi : tuttavìa quantunque sia già stato fin dal suo apparire accolto in tutte le Contee del Regno colla più diretta , e generale approvazione, io vi raccomando dirimetterlo in vigore, e di dar mano alla sua esecuzione , la quale è il solo mezzo atto a confondere i progetti de'perfidi apostoli sparsi in tutte le parti della Gran-Brettagna ipc. ITALIA Da Roma 29. Dicembre. Abbiamo da Napoli in data iS. corrente il seguente Articolo. ,, Nella sera dei ij. avemmo 1’ avviso , che una Squadra Francese era in vista, comein effettoc^m-parve nella mattina dei 16. e nel dopo pranzo diede fondo in questa Rada. Essa era composta di 14. Legni, cioè 9. Vascelli, 4. Fregate, ed un Brigantino, sotto il comando del Sig. de la Touche Tre-ville, che sta a bordo del Vascello la Lìn-guadoca di »0. cannoni. Questo Ministro di Francia Sig. de Makau, che gli era an-datoincontro , condusse jeri il Commissario Plenipotenziario della Squadra dal nostro principal Ministro Gen. Acton \ indi fu ammesso all’udienza del Re. Tutto ¿passato con la massima quiete , e buona armonia. In questa mattina poi la Squadra predetta ha latta di quà partenza, avendo terminati con reciproca soddisfazione gli oggetti , che qui 1’ avevan condotta . ,, Ora sappiamo da Napoli , che dopo essere partita- da quella Rada la Squadra Francese , il dì 25. cadente improvvisamente ricomparve colà il Vascello la Lin-guadoca di 90. cannoni montato dal Vice-Ammiraglio la Tauche-Treviile, e un altro Vascello , ambedue i quali erano con alberi , antenne , e vele rotte. Dal Vice-Ammiraglio s’udì, che dopo essersi la sua Squadra dì 14. Vascelli unita con altri legni , fino a 45. fu sorpresa da gran tempesta , che li separò tutti, ed egli, come pure l1 altro Vascello, per salvarsi aveva gettato in mare cannoni, palle, munizioni , e tutto il carico, dubitandosi che le altre Navi, e legni si sieno perduti. Da Torino 18. Dicembre. Le notizie di Sospello in data del dì 3. dell’andante portano, che i Francesi abbandonarono quel luogo negli ultimi del passato mese, ma poi ritornarono in maggior numero nel di 1. di questo perlocchè le nostre milizie che vi si eran ristabilite dovettero ritirarsi. Da Milano 16. Diecembre. L’Impero, e la Prussia sono insieme j> d’ac-