134 IL CONVEGNO DI SAN GIOVANNI DI MORIANA Non può dirsi che la redazione del Trattato sia cosi felice da rendere impossibili le dispute circa il suo significato. “Equilibrio del Mediterraneo” è una frase che, per se stessa, può condurre a controversia; e le parole équitable, equitable e congrua che rispettivamente in francese, inglese, e italiano, sono usate per descrivere la relazione che la zona italiana dovrebbe avere con le zone delle altre Potenze contraenti, può facilmente essere fatta oggetto di discussioni senza fine. Comunque, a parer mio, riesce difficile mettere in dubbio che lo scopo a cui tendevano le Potenze contraenti, fosse che, tra le sfere d’influenza, assegnate all’Italia e alla Francia, vi fosse, all’ingrosso, eguaglianza: ed è questo lo scopo che ho ansiosamente cercato di raggiungere. Non invoco autorità per questa mia interpretazione che è puramente personale. Ma io credo che sia in generale armonica con le vedute del barone Sonnino; ed era con questa credenza che nella prima riunione degli ambasciatori io proposi di tracciare una zona d’influenza per l’Italia, che, mentre eguale a quella assegnata alla Francia, non vi interferisse. Fui dispiacente di trovare che una proposta, che io supponevo sarebbe stata gradita a tutte le parti, fu tale che Ella non si credesse autorizzato nemmeno a discutere, e la Sua obiezione, o l’obiezione del Suo Governo, non era fondata, come io l’intesi, sulla considerazione che la proposta zona di influenza non era abbastanza ampia per essere équitable, perché ciò avrebbe potuto chiaramente esser base di un’amichevole