412 DELL’ HISTORIA VENETA 1659 una Tua nipot^ per moglie (moke egli n’ haveva, & a tutte procurava Principati, & ingrandimenti ) vedendo la pace tra le Corone vicina , fece cautamente fapergli, che con la Spagna s’accomodarti ; poiché feparatamente trattando , ricaverebbe con decoro conditioni migliori. Trovò pertanto il Duca ogni facilità nel Conte di Fuenfaldagna, Governator di Milano, con cui accordò di reftar neutrale trà le Corone , rimetterli nella buona gratia della Spagnuola , ritenere Coreggio, e ricuperare negli Stati di Spagna quegli attegna-menti di rendite, che prima godeva. 11 Pimentelli poi ritornato a Parigi tanto, più follecitava la pace, quanto, che nato il fecondo figlio a Filippo, pareva maggiormente allontanata dalla fuccellìone l’infanta. Ambivano i due favoriti di eifere creduti autori delle felicità della pace , coni' erano fiati prima riputati iftromenti della calamità della guerra; ricu-lavano perciò qualfifia mediatione , & in particolare quella del Papa, refo mal’accetto ad’ amendue le Corone ; itnperoche memore dell’ efcluilone, con voci lubriche contra i Francefi ben fovente parlava, è nè meno agli Spagnuoli, benche promotori della fua efaltatione , con animo grato corrifpondeva . principia a Concertate dunque dal Pimentelli le principali conditioni , trattari, h che conSìftevano nel matrimonio, e nel ritenerfi la Francia ^Francia, f Llr>a parte delle conquide , rilafciandone l’altra , oltre 1’ efclu-i'*’p^reari fi°ne del Principe di Condè , punto a Mazarini di fomma premura ; convennero i primarii Miniftri di trovarli a’Pirenei per iftipulare, e Sigillar il trattato. Moifofi il Cardinale da Parigi, ricevè da Madrid per cammino l’approvatone di quanto haveva il Pimentelli abbozzato 5 ma giunto a’confini, trovò, che gli Spagnuoli anche nei difcapito della fortuna vollero fortenere il rigore del porto. Don Luigi, ancorché alla Porpora Cardinalitia ceder dovette, pretefe però, uguaglian-sit» d>i d°fi nel Minifterio, di foftenere la parità col Mazarini, enei congrtfo negotio con tratti d’ingegno procurò di Superarlo. Il picciolo » Pinne,. £ume VidaiTo, noto, e famofo non peraltro, Se non perche divide i due Regni, appretto la foce forma un’ifola, detta Des Faifeans, tanto capace , quanto bartò per fabbricare di legno una cafa , in cui entrando dalla parte fua per un ponte ogni uno de’ Miniftri, fi trovavano ambidue in una fala comune . Ivi tennero