252 MESSAGGI REALI mune nemico dalle terre italiane, mi è grato inviare a Vostra Eccellenza saluti cordiali e fervidi auguri di vittoria. A suggerimento di Sua Maestà il Re, le parole « ricacciare il comune nemico dalle terre italiane » furono sostituite da quelle « liberare dal comune nemico le terre italiane ». Il telegramma fu inviato a mezzo della R. Ambasciata a Parigi. (1) Il Presidente Poincaré telegrafò: Nell’ora solenne in cui l’Italia entra risolutamente nella via gloriosa che i suoi destini le tracciano, la Francia intera si rallegra al pensiero che le due nazioni alleate si dispongono a lottare per la difesa delle loro comuni civiltà e per la liberazione dei popoli oppressi. Già ravvicinate dalla parentela, dalle loro tradizioni, dàlia forza immortale del genio latino, l’Italia e la Francia si uniscono per sempre con questa nuova fratellanza di armi e con questa meditata consacrazione delle loro relazioni naturali. Esprimo a Vostra Maestà i miei più fervidi voti per la vittoria delle Sue truppe con le quali gli eserciti alleati saranno fieri di combattere sino all’estremo i nemici della giustizia e della libertà. Auguro alla nobile Italia il felice compimento delle sue aspirazioni (1) La minuta del telegramma con la sigla di Sua Maestà è riprodotta nella tavola XIX.