68 LE ULTIME SEDUTE DEI QUATTRO riale già stabilito, non sono applicabili a quelle sistemazioni e a tutte le questioni connesse che formano oggetto della Conferenza della Pace e che da questa non siano state ancora risolte ». A Modane riceviamo migliori notizie sulla situazione interna in Italia. Ma poi sappiamo che a Torino, a mezzogiorno, è scoppiato lo sciopero generale. Per ogni eventualità sono stati preparati per Orlando automobili e una torpediniera alla Spezia. Tuttavia Orlando vuol proseguire da Torino per la via ordinaria. Abbiamo le tendine delle finestre sempre abbassate. Ad Alessandria il Prefetto è tranquillo. A Genova il Prefetto è abbastanza tranquillo. Alla Spezia notizia di disordini anarchici. Vi furono saccheggi. Il Prefetto vorrebbe affidare la città all’autorità militare ed istituire un calmiere per i generi alimentari. Giunge un telegramma di Colosimo : Cabrini non accetta di entrare nel Gabinetto come ministro degli Approvvigionamenti. Orlando mi parla a lungo di Boselli e Tittoni. Roma, sabato, giugno. Arriviamo a Roma alle 8,10. Viene spedita a Sonnino, perché la rimetta a Cle-menceau, a Wilson e a Lloyd George, la lettera che Orlando ha scritta in treno circa la riserva dell’Italia per quanto riguarda le disposizioni dello Statuto della Società delle Nazioni (1). (1) La lettera è del seguente tenore: «Caro Presidente, Già più volte in conversazioni personali avute con ognuno dei miei