l’offensiva austro-ungarica Domenica, 21 maggio. Cadorna ringrazia. Mentre egli interessa analogamente Joffre, sarà grato se Sonnino insisterà presso Giers. In séguito a violentissimi bombardamenti ed attacchi nemici, ripiegamento delle nostre truppe sulla seconda principale linea di difesa. Dopo una lunga giornata alla Consulta sono andato questa sera sulla via Appia. Steso sull’erba sentivo, nella rigida notte, il buon tepore rimasto sulla terra dalla forza del sole di oggi. Il plenilunio immergeva la campagna in un mare di luce, avvolgeva la tomba vicina di Cecilia Metella, rivelava da lungi la linea netta e armoniosa dei colli albani. E, dolendomi di non esservi, pensavo come fossero incredibili, in questa medesima notte divina, le ansie ed i massacri di lassù. Martedì, 23 maggio. Sempre più gravi notizie dell’offensiva nemica nel Trentino. Il colonnello Ropolo, già nostro Addetto militare in Russia, destinato a collaborare in questo momento al Gabinetto degli Esteri, mi parla di notizie secondo le quali gli Austriaci preparano una adunata in Ungheria per rafforzare l’attacco contro di noi. Se ne mostra gravemente preoccupato. Cadorna ha telegrafato a Salandra che « qualora l’Austria ricevesse dal fronte russo ulteriori rinforzi e