IL CONVEGNO DI SAN GIOVANNI DI MORIANA 157 Imperiali è agli ordini di Sonnino per il caso egli desideri vederlo a San Giovanni di Moriana. Sonnino risponde che se Rodd sarà chiamato a partecipare al Convegno, egli sarà lieto di incontrarvi Imperiali. Mercoledì, 18 aprile. Saivago telegrafa che ha cercato sapere da Jules Cambon particolari sul Convegno. Cambon ha risposto che oggetto principale sarà l’atteggiamento della Russia dinanzi alle offerte austriache di pace che la concernono; poi la questione della Grecia, e finalmente ha concluso che «forse accenneranno anche all’Asia Minore ». Sai vago ha però dubitato che la poca importanza data da Cambon all’Asia Minore sia affettata. Ciò gli fu confermato in un colloquio con Painlevé, (i) il quale gli confidò che Ribot ha portato la questione dell’Asia Minore nel Consiglio dei ministri. Painlevé gli ha poi parlato a lungo della necessità di intendersi tra Francia e Italia. « È necessario parlarsi chiaramente su ciò che può dar luogo a malintesi »... « La Francia sarà la prima a desiderare che abbiate la parte che equamente vi spetta. La Francia dimostrerà che non dimentica, come voi temete, che l’Italia è venuta spontaneamente, senza esservi costretta, a gettarsi nella fornace (2) per aiutare la nazione sorella. Dobbiamo dimostrare che non siamo (1) Ministro della Guerra nel gabinetto Ribot. Il colloquio avvenne casualmente in una riunione mondana. (2) È la stessa espressione che Painlevé userà a Rapallo (vedi Aldrovandi Marescotti, Guerra diplomatica, I, pag. 161).