200 ROMANIA contegno dell’Italia ed io mi sono espresso secondo le istruzioni contenute nel telegramma di Vostra Eccellenza. Sua Maestà ha accennato al pericolo per la Romania che l’Italia si accordi per suo conto, lasciandola sola. Re Ferdinando mostrò sapere del passo fatto presso di me da Bratiano, ma pure confermando notizie di movimenti di truppe austro-ungariche, mi ha detto che non crede ad una aggressione da parte degli Imperi centrali. Di fronte a nuove richieste di Fasciotti, Sonnino (23 gennaio), già edotto a quel tempo delle difficoltà di un accordo con l’Austria-Ungheria, avvertiva che avremmo potuto considerarci sufficientemente preparati militarmente alla fine di marzo. Allora Fasciotti (31 gennaio) propose uno schema di accordo nell’eventualità di una aggressione preventiva del-FAustria-Ungheria sia contro l’Italia sia contro la Romania. Sonnino (3 febbraio) approvò tale schema, salvo qualche modifica; e l’accordo fu firmato a Bucarest il 6 febbraio. Esso è del seguente tenore: I L’Italie et la Roumanie, dans le cas d’une aggression de la part de VAutriche-Hongrie contre l’une d’elles sans provocation aucune de la part de cette dernière, s’engagent à agir solidairement pour leur défense commune contre la dite Puissance attaquante.