UN IPOTETICO MANDATO DEGLI S. U. 293 pazione interalleata. Farei partire il Sultano e il suo Governo da Costantinopoli, ed indicherei ciò che è stato ceduto, agli Alleati ed all’Associato, per ulteriori disposizioni. Mi riferisco a quello che dovrebbe, per ora, essere stabilito nel Trattato, e non indico una disposizione definitiva. Propongo solamente una soluzione analoga a quella adottata per l’Austria. Lloyd George. Ciò implica la questione se i Turchi partiranno da Costantinopoli. Wilson. Per ciò che riguarda Costantinopoli, i miei studi mi convincono sempre più che i Turchi debbano sparire dall’Europa. I Turchi debbono partire da Costantinopoli, debbono partire dall’Europa. Lloyd George. A questo proposito Balfour ha un altro punto di vista. Il presidente Wilson legge, ad alta voce, una lunga nota della Delegazione turca, in data 23 giugno. Questo è il nuovo memorandum che il Gran Visir aveva promesso di mandare dopo la audizione del giorno 17. Ma la risposta degli Alleati non aveva atteso questo documento, e si era incrociata con esso. La lunga nota del Gran Visir ritorna sulla questione della responsabilità della guerra; insiste sulla gloriosa storia della Turchia e sul suo glorioso passato: «L’Impero ottomano non fu mai, nonostante le affermazioni di taluni avversari, un ciclone come gl’imperi di Gengis Kan e di Tamerlano»; tratta della organizzazione turca nel passato e nell’awenire; chiede rettifiche, a favore turco, dei confini nella Tracia; chiede che i confini in Asia Minore compren-