248 MESSAGGI REALI menti ed il mio Esercito adempirà con entusiasmo il dover suo a compimento dei nostri destini nazionali. Vittorio Emanuele Poincaré ha pubblicato nelle sue Memorie (Au Service de la France, IX, pag. 179) un telegramma inviatogli nella stessa occasione dal Re d’Inghilterra: Benché il Patto non possa ancora essere divulgato, desidero cogliere subito l’occasione per esprimervi confidenzialmente il mio profondo sentimento per il concorso che avete apportato ai delicati negoziati con l’Italia, che hanno condotto oggi ad una conclusione favorevole, e la mia fermissima speranza che la cooperazione della nostra nuova alleata contribuirà ad affrettare la nostra completa vittoria. Poincaré osserva più avanti (pag. 183), sotto la data del 30 aprile, che il Re d’Italia, col quale pure è avvenuto, di quei giorni, uno scambio di telegrammi' a proposito del salvataggio, da parte italiana, di 136 uomini della corazzata francese “Léon Gambetta” silurata nelle acque di Santa Maria di Leuca, non ha fatto alcuna allusione all’entrata dell’Italia in guerra. E scrive della “consegna del silenzio” voluta dal Gabinetto di Roma. * Dopo la nostra dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria e la nostra entrata in campo, numerosi messaggi furono scambiati col nostro Augusto Sovrano.