IL CONVEGNO DI SAN GIOVANNI DI MORIANA I25 vi intervenisse Sonnino. Ma Sonnino che ancora sentiva l’amaro della precedente condotta degli Alleati, e specie di quella di Grey, non volle andarvi, (i) Le conversazioni di Londra si iniziarono nel gennaio 1917 sotto la presidenza del nuovo ministro degli Affari Esteri britannico Balfour, succeduto a Grey, e con la partecipazione degli ambasciatori di Francia (Paul Cambon), d’Italia (Imperiali), e dell’incaricato di Affari russo (Nabokoff) trovandosi il nuovo ambasciatore di Russia designato a Londra, Sazonoff, a Pietrogrado, dove intanto si era recata una Missione interalleata (Doumergue per la Francia, Milner per la Gran Bretagna, Scialoja per l’Italia). Io facevo parte di quella Missione, perciò non potei seguire da vicino e nei minuti particolari i lavori della Conferenza di Londra, che si adunò la prima volta il 29 gennaio 1917. Seppi però che Cambon aveva sollevato obiezioni per le nostre richieste di Adana e Mersina, assegnate alla Francia per l’accordo Sykes-Picot, e che la Russia (Nabokoff) aveva sollevato obiezioni per Smirne. Come nei negoziati per il Trattato di Londra, nei riguardi della Dalmazia, cosi ora per la definizione delle nostre assegnazioni in Asia Minore, noi trovammo le obiezioni più tenaci e più aspre da parte della Russia; ed in singoiar modo per parte del rappresentante interinale russo a Londra Nabokoff, che (1) Vedi Aldrovandi Marescotti, Guerra diplomatica, cap. Ili, pag. 86.