70 LE ULTIME SEDUTE DEI QUATTRO ziello, segretario particolare di Orlando, mi dice: « Non credo potremo essere liberati questa estate ». La situazione interna sembra migliorata, tuttavia in vari circoli non si escludono gravi disordini provocati ed alimentati dal mancato raggiungimento degli accordi internazionali concernenti l’Italia. Orlando ha convocato il Consiglio dei Ministri, che ha deliberato dalle 16 alle 20. Domenica, 15 giugno. Sono stato in campagna. Al ritorno in città il meccanico mi dice che non si può passare per Porta Angelica perché là « fanno le botte ». in séguito ripresa, perché sino a qualche giorno fa si potè sperare che, definite le frontiere italiane nei rapporti con la nuova Austria, si fosse anche potuto determinare le frontiere orientali e adriati-che, nonché alcune altre importanti questioni che interessano l’Italia. Ma poiché disgraziatamente questa possibilità sembra venuta meno, si ripresenta la questione formalmente posata nella riunione del 24 aprile. « Avendo io riconsiderato attentamente la questione stessa come imprescindibile garanzia degli interessi del mio Paese, debbo chiedervi di darmi atto della seguente riserva e cioè che la Delegazione Italiana ritiene che le disposizioni della Lega delle Nazioni, appunto perché prevedono un assetto territoriale già stabilito, non sono applicabili a quelle sistemazioni e a tutte le questioni connesse che formano oggetto della Conferenza della Pace e che da questa non siano state ancora risolute. « Mentre mi onoro di portare tutto ciò a conoscenza Vostra, resta sempre ben inteso che il collega Sonnino, che costà mi rappresenta pienamente, avrà occasione di conferire con Voi sul-l’argomento e di decidere su di esso. « Uguale comunicazione è fatta al presidente Wilson e al signor Lloyd George ».