LE ULTIME SEDUTE DEI QUATTRO 53 zioni coi Tedeschi: «Un uomo che sta sotto la cascata del Niagara non può rispondere a qualcuno che gli domanda se voglia vendergli un cavallo ». Wilson (rivolgendosi a Clemenceau): Mio caro amico... Clemenceau (scatta): Sono in grande apprensione quando mi chiamate cosi. Wilson. Non posso chiamarvi altrimenti. Ma, se volete, dirò: miei illustri colleghi. E la conversazione prosegue in tono non ufficiale e con i Quattro in piedi. Orlando accenna a rispondere al memoriale sulle cose italiane. Sono le 13,15. Clemenceau. Meglio rispondiate per iscritto, come abbiamo fatto noi. Orlando. Lo farò. Ore 15. Vado da Orlando che prepara la risposta scritta. (1) (1) La risposta della Delegazione italiana al memorandum sulla questione adriatica consegnato il 7 giugno è del seguente tenore : 1. - Riassunto dei precedenti della questione — La questione adriatica fu discussa tra i Quattro (sia in conversazioni particolari, sia collegialmente) nella settimana dal 13 al 20 aprile. Tale discussione convinse la Delegazione italiana della impossibilità di fare accettare dai Capi di Governo Alleati ed Associato il programma integrale delle rivendicazioni italiane come era esposto nelle domande presentate alia Conferenza. Fu dopo questa constatazione, che il signor Orlando nella seduta del 20 aprile, pur mantenendo la sua personale convinzione circa la giustizia delle integrali rivendicazioni italiane (e specialmente circa Fiume) dichiarava che, di fronte al dissenso degli altri tre Collegi, egli riduceva le sue domande alla esecuzione integrale delle condizioni contenute nel Trattato di Londra. E poiché il Presidente degli Stati Uniti dichiarò che il suo Governo, non obbligato da quel Patto,