IL CONVEGNO DI SAN GIOVANNI DI MORIANA I4I orientale, non solamente senza gelosia, ma con simpatia e soddisfazione, e che vivamente speriamo che la guerra, e la pace che segue la guerra, permetterà di realizzare presto queste aspirazioni. Prego credermi molto sinceramente Suo A. J. Balfour Sotto la stessa data del 13 aprile, il marchese Saivago Raggi, che da poco aveva sostituito Tittoni come ambasciatore a Parigi, diresse a Sonnino un lungo rapporto. Rifatta la storia del nostro negoziato per l’Asia Minore, l’ambasciatore ricordava che il signor Briand gli aveva detto in modo chiaro « che ci lasciava generosamente Smirne; ma dovevamo rinunciare ad Adalia e Mersina; gli Inglesi dal canto loro lasciavano comprendere che Adalia e Mersina dovrebbero diventare nostre, ma che ben altra cosa deve dirsi per Smirne». Cosi ciascuno degli Alleati sembrava pronto a cedere quello che meno lo interessava e che premeva più all’altro. Il rapporto di Saivago era del seguente tenore: Parigi, /j aprile 1917. Signor Ministro, Solo da poco tempo mi trovo a Parigi, e Vostra Eccellenza spero non si meraviglierà se ho atteso fino ad oggi per esprimere un’opinione sulle domande da noi avanzate e su quelle che, secondo Ella mi ac-