IÓ2 IL CONVEGNO DI SAN GIOVANNI DI MORIANA Dans le cas où, au moment de la paix, la possession effective de toute ou d’une partie de la zone respective serait reconnue à une ou à deux Puissances contractantes pendant que l’autre ou les autres devraient se contenter de la reconnaissance d’une zone d’influence de la part de la Turquie et de ses Alliés, ou simplement des Alliés, il est entendu qu’on devra s’accorder sur ce qui lui ou leurs est dû comme compensation de cette différence, (i) Finalmente è adottata una formula di Lloyd George. Sopra gli oggetti trattati nella seduta plenaria si incaricano Barrère e De Martino di fare un processo verbale che riassuma la discussione. (i) L’autore anonimo del Memorandum pubblicato da Miller {My diary, op. cit. vol. XX) ne dà una redazione, in inglese, leggermente diversa. Vedi su questa discussione quanto ne accennano Lloyd George e Ribot (opere citate) e più malevolmente di tutti il suddetto autore del Memorandum, ove si usa per l’azione dell’Italia la parola ricatto (blae\mail). A ciò si può riconnettere un brano dei Ricordi di Poincaré, laddove riferisce, sotto la data 20 aprile, quanto gli ha detto Ribot, di ritorno da San Giovanni di Moriana : « Sonnino a ajouté: Nous ne tenons pas notre gage, nous ne le tiendrons pas avant la fin de la guerre. Si nous ne pourrons pas l’obtenir, nous demanderons des compensations ailleurs. Ailleurs voulait dire en Tunisie ou à Djibouti. Ribot a fait écarter cette formule. » A tal proposito è anche interessante rilevare che in una nota al four-nal di A. Ribot (nota del figlio) si trova riferito che, arrivando a San Giovanni di Moriana, Boselli disse « a parte » a Ribot, dopo aver parlato di Smirne: «E Gibuti? ». Al che Ribot narra di aver risposto : « Volete che riprenda il treno per Parigi ? Se voi mi parlate di Gibuti, e di qualsiasi altro dei nostri possessi, rompo la conversazione ».