II INTRODUZIONE nelle schiere degl’ insorti per far, con la rivoluzione, le vendette della costituzione spergiurata da Ferdinando.1 In questo collegio, dove suo padre teneva la cattedra di umanità al 1* liceo, Girolamo De Rada passò l’infanzia e l’adolescenza. Quando ne usci, nel 1833. vi aveva già composto un poemetto, di soggetto albanese, ma in terzine italiane, 1’ Odisse.* Per la forma, esso derivava da Dante o dalla Bassvilliana; ma nel contenuto arieggiava forse al Corsaro del Byron, che il De R. aveva letto in quel tempo, e che gli fece “ un’ impressione peregrina per la novità e sublimità delle immagini ” benché gli paresse “ della scuola di Lucano 2 che non sa dalle azioni e dai detti traer vivi i sembianti degli uomini, ma si sforza comporli descrivendo e accumulando rilievi sopra rilievi.” (I, 21 ) Usci dunque dal Collegio quasi ventenne. Suo padre, prima di mandarlo a Napoli, a compiere gli studi, cui lo destinava, di giurisprudenza, lo trattenne in casa per un anno, a ritemprargli il fisico in una salutare parentesi di vita agreste, che lo piegasse, a un tempo, all’ agricoltura. Frattanto, per incarico d’un avvocato cosentino, suo amico, si diede a raccogliere, dalla bocca delle donne del popolo, i canti tradizionali della sua gente, che in seguito tradusse e pubblicò. In quell' occasione egli s’accese d’una giovane di signorile aspetto ed animo, ma di umilissima condizione. Era la figlia d’ un suo pastore, e per trovarsi con lei, il De R. la seguiva “come nuvola” ovunque 1 Cfr. 0. DITO. La Rivoluzione Calabrese del 1848. pp. 56 8g. ( Catan-uro. Cftliò, 1895 ). * Questa ed altre notizie sulla vita desumiamo dall* autobiografia del Poeta, di cui Egli pubblicò 4 fascicoli col titolo di Auiobiologta { Ia e 4° periodo, Cosonza, Principe, 1898; 2* e 3° Napoli, De Qennaro e Morano, 1899 ). Per comodità di citazione, rimanderemo all* Autobialogta, con la semplice indicazione, in parentesi, del numero d’ordine di ciascuno dei quattro fascicoli, e della pagina. — L’ Odisse è irreperibile. J Notevole che a un simile ravvicinamento del Byron con Lucano, giungesse, a proposito del Corsaro, il Taine (/fisi, de la Litt. Angl. t. Ili, pp. 550-51 ).