XXI 20 dicembre 1409 COME scendea l'inverno, co’ fratelli, a l’ovil di Màrlhulhe, ov’ero atteso, 765 andammo. Il vecchio guardiano il latte scaldò, poi, le pupille umide: “ Bevi, bianco giovine, ” disse. “ Cosi l’avo, venendo qui, sol desiava caldo il latte; l’alba poi lo ritrovava 770 dimentico di pugne. ” Io stava, triste, dimesso, come fra stranieri. I miei fratelli s’ assopirono; a me il sonno le pecore rompeano, strepitando. Balzai la prima volta: da Mbusati 774 lucea sul mar la luna. Una seconda volta balzai: parevano le stelle né le belve, né gli uomini, sopiti veder; mute sul gregge, prediceano notti fatali. — Per la terza volta 780 balzai: già tramontata era la luna, e pascolava qua e là pe’ colli S4