XI 20 aprile 1406 Era già l’ora quando la rugiada sveglia i banditi: biancheggiava l’alba, cui spiavano i fiori impazienti * ; e le creste de l’onda scintillanti. E a’ campi, ove quel di svelleasi il lino m’avviai tra una frotta di fanciulle. Indi talune si fermàr ne’ campi attornianti il lago, altre passàro: Io parlai, solo, con la mia crudele. “ Tiemmi il destrier presso quest’ erba, ” dissi, “ch’io lassù colga due ciliege: il caldo m’ arde.” Ella il prese, e abbandonò il sentiero. Quando tornai, alto incedeva il sole. Ella placata mi si assise accanto all’ombra, a un rovo vólti de le spalle che da la strada ne copriva; e insieme rompevamo il digiuno. — Ed ella disse: “ Ora in città vogliono te Campione de l’Albania, dappresso agli stranieri; per questo più t’amiamo, i pochi istanti 25