INTRODUZIONE XXXIII per una piena d’ acqua che v’ ha in mezzo ? — E giù nel lago, che le accese nubi riflettea dal profondo, si slanciò. Dal tempio, intanto, gli colpia 1’ orecchio un suono di campana, umile voce terrena, voce che il cessare implora de la pioggia dirotta; ché di sotto alle tegole già presso a squagliarsi 1’ umana vita ha suo rifugio. E al buio con gocciole sorelle, sua parola larga dicea la piova____ Ed ecco, in alto e intorno, rintronò con uno schianto l’alto ruinante folgore, con ali entro le nubi; e ne balzarono, entro i letti, i maschi de le case tutte. Cadde ad Olimpia sul ricamo 1’ ago di tra le dita____” A Olimpia. Era lei che aspettava Bosdare; era il suo palagio, il paradiso che gli era aperto: ché ella, l’incauta !, “ priva del genitore essendo, e dalla madre celandosi, la casa aveagli aperta, lui nel morbido letto, senza nozze, accogliendo nel buio. E già i fratelli piccioletti. da molte settimane, vedeano, a mensa, starsene dimessa la sorella, nel nastro verginale accolte 1’ auree treccie, ricadenti sopra la nuca come neve bianca; e ignoravan la piaga, che nel molle seno celava, onde fuggian sdegnose la lor casa le eccelse ombre degli avi. ” Or, quella sera, accanto alle vetrate, “ con vicino • una candela, Olimpia, sul ricamo china, in mezzo alla pioggia commettea a la sua voce una canzon dolente;” e quando, al fragor di quel tuono, le cade sul ricamo l’ago di tra le dita, A »* - 1C8