XII INTRODUZIONE bania1 — quattro scheletri di novelle romantiche, delle quali il De Rada, che fu rimaneggiatore instancabile di tutte le opere sue, non si occupò più dopo che l’ebbe pubblicate una volta, il che equivale, dato 1’ uomo, ad averle ripudiate ; — i Canti di Serafina Thopia, 2 poemetto più volte rimaneggiato, che voleva essere, nella concezione iniziale del Poeta, il diario lirico d’ una immaginata principessa albanese del secolo XV, un pendant femminile del Milosao; — una tragedia, i Numidi, J composta “ con ansia indigesta ” ché il bisogno di fama eragli divenuto “ un incubo, poiché l’amore per vergine giovane d’alto stato s’apprese alla sua vita ; ” — e finalmente alcune giunte e ritocchi al Milosao, di cui diede, nel 1847, una seconda edizione ampliata e definitiva, ‘ con la quale il poeta mirò a dare maggior 1 “ Storio d’Albania dopo il 1460.” Forma la II* pte delle Poesie Albanesi di G. Do R. ( Napoli, Stamperia del Fibreno, 1847-48. ) L’ Autore però, nella sua Aut., nomina sempre queste novelle col titolo più semplice di “ Quattro Storie d’Albania.” Mi sono servito d’ un esemplare, mutilo dell’ ultima novella, che esiste nella Comunale di Palermo. I titoli delle quattro novelle, nell’ ordine in cui si seguono, sono : Anmaria Cominiate, La Notte di Natale, AdAine, Fidelaide. 1 Due edizioni, non compiute. La la fu vietata dalla censura dopo stampata, nel 1839. Ne possediamo un esemplare mutilo delle pp. oltre la 64*, in-8; porta questo titolo: Canti Storici | Albanesi | di Serafina Thopia | moglie dol Principe | Nicola Ducagino | Tradotti in Prosa Italiana | Napoli | Dalla Tipografia Boeziana | 1839. Nel verso del frontisp. è un’ epigrafe omerica ( Odyss. Vili, 83-6 ), in greco e in prosa italiana. 11 nome dell’ Autore si ricava solo da una letterina dedicatoria, che occupa la p. 3, “ A Michele De Rada,” datata ** Napoli, li 20 settembre 1839 ” e firmata “Vostro Ubbidentiss. figlio — Girolamo.” — L’altra edizione, del 1843, porta il titolo: Canti | di | Serafina Thopia | Principessa di Zadriina | nel sec. XV | Odyss. Vili, 83-6 [solo testo greco] (Napoli, Stab. Tip. di Dom. Capasso, 1843.) Manca alle Biblioteche. Possoggo un esemplare logoro e mutilo anch’ esso oltre la p. 64 ( c. X). Non so quante pagine manohino, ma certo poche, perché il Marchianò che possiede un esemplare completo ( egli accenna a “ brevi chiarimenti che chiudono il volume” ) dice che i canti sono 10. Cfr. Marchianò. L’ Albania e l'opera di Girolamo de Rada, p. 72. ( Trani, Vecchi, 1903). 1 Di questa tragedia ext. un esemplare nella Universitaria di Napoli ( ** I Numidi — Tragedia di Gerolamo De Rada, tradotta dall’ Albanese per 1’ Autore. Tip. dell’ Urania, 1846 ” ). Escluso del prestito, perché parte della “ Collezione Imbriani. ” * Nella Parte I delle citate ** Poesie Albanesi di G. de R. ” ( Napoli, Fibreno, 1847. Ext. in doppio esempi, nella Nazion. di Napoli u Libreria Calabria ” ).