i657 Si ritirano • i T urcbì da-Cataro. Pa/fa lo Storie» alla-, guerra dì altri Prìncipi. I Reggimeli detl'Impe» rudere frac-ciano da A-leffandrìa esercito ~Eran\e[t. Sìegue accordo tra il Duca di Mantova t gli A ujlria- ci. , 394 DELL’ HISTORIA VENETA Giunfe nel Campo anche il Bafsà della Bofna , ma con sè portò la difeordia,. e nel difordine' de Capi le militie confuto ? cominciò, nei bel principio à procedere debolmente l’ini-prefa. I popoli all3 intorno benifTimo affetti alla Republica , e voglio» di non perdere ‘'quell’ afilo r dove fogliono rico-vrarii bene fpeflo dall’ingiurie de’ Turchi y negavana viveri al Campo, attraverfando l’imprefa. Accorfe alla difefa il Prov-veditor Generale Antonio Bernardo , & occupato con legni armati il canale,, e lo (fretto, tenne aperta la via de’foccor-ir. In fine dopo molti giorni di batteria r vedendo i Turchi di non poter avanzare,, iì ritirarono, perfeguitati alla coda dagli fteflì popoli loro foggetti, che ad alcuni levarono la> vita , & à molti le robe. Ciò pattando in Dalmatia, e Levante, i Principi tutti immerfi in profondi penfieri, & in vafti difègni ,! inaffiavano altrove col fangue Chriftiano le palme de’ Barbari * Quanto all’ armi, havendo Y Imperatore in vece dell’efercito divifato inviato folamente alcuni Reggimenti in foccorfo del Milanefe , fe non riufeì loro di ricuperare Valenza, portarono almeno ad Aleflandria foccorfo, sforzando a ritirarti dall’attedio il Duca di Modena coll’armata Francete. Quello di Mantoa poco prima da Parigi partito, dov: era flato a vedere i beni ,, e gl’interefli della fua cafa nel Regno r mentre vi fi tratteneva s’era lafciato indurr ad un trattato, in cui prometteva molti comodi nel Monferrato a’ Franceii , e di guardar Cafale con prefidio di natione confederata della Corona .- Ma fubito cambiati pontieri', rapito particolarmente da emulatone ambitiofa col Duca di Modena, fegnò cogli Auftriaci un’altro trattato, in cui honoran-dolo del titolo di Commiifario Imperiale, e di Generale del-l’armi Cefaree in Italia r accettò una penfione di tré mila feudi al inefe, e prometta di altri ottantamila all’anno, per fupplir alle fpefe del grado ; & all’ incontro accordò il pattò del Pò , e la ritirata in Cafale agli Auftriaci . A tanro lo perfuadè il Conte Francefco Tefta Piccolomini Miniftro del-l’Imperatore con danno fuo, e difgufto de’ tuoi più congiunti . Nelle provincie di Fiandra San Gisle/a ricuperato dagli Spagnuoli, era ricompenfato da Monmedi, da’Franceii efpu-gnato. Ma volendo quefti attediare Cambray, il Principe di Con-