MILOSÀO e li frammesce, al vento che li culla sorridono: era il ciel come quei fiori. Tal che tu riguardavi, e più d'alcuna umana cura non ti sovvenia. Presso i covoni le spigolatrici stornellavano. Io, da straniera terra, a le sorelle in quella està tornato era, e riempia la madre del mio nome la casa. E allor sentii tutto inondarmi di gioia, a quella simile, che, a sera, prova, in letto, la tepida fanciulla che s’avvede del sen che le fiorisce.