NOTE E VARIANTI 93 perché da essa potesse la Colomba fare un volo più diritto fino all’ Epiro dei suoi padri, nella cui lingua egli si proponeva di comporre canti amorosi e sereni. Il Tommaseo, 1. c„ trae partito da questa invocazione del Poeta, per confortarlo delle critiche che altri gli moveva : “ Altri dice un po’ troppo frastagliati i suoi canti ; ma Ella che accenna alla immortale colomba di Anacreonte, mi avverte che non è da condurre con spago rettorico i moti liberi dei volanti. ” v. 13. — Richiama il dantesco: Come letizia per pupilla viva. ( Pah. II, 144 ). v. 29. — “ del sen che le fiorisce. ” Il testo ha, con immagine dell' uso albanese, che suonerebbe goffa in italiano : “ sist cè i frighien ” ( i seni che le gonfiano ). Analogamente ha 1’ albanese un aggettivo composto con lo stesso verbo, gkii-fritur, rispondente all’ eCxofalog greco, e che, nel C. II, v. 45, ho parimenti tradotto : “ il sen fiorente. ” CANTO II, vv. 30-32. — Ripreso dalla I* ed. Il particolare delle volpi che trovano le vigne vendemmiate, fu forse ispirato al Poeta da Theocr. li. 1,48-51 ( Fitzche, Teubner, 1870.) vv. 42-44. — Il fazzoletto, ampio quadrato di stoffa per avvolgere la testa, serve alle fanciulle albanesi per ripararle o dal freddo o dal sole, e, a un tempo, per celarne parte del viso agli sguardi maschili ; e però nei momenti di lavoro, o, come in questo caso, di solitudine, ne liberano la testa, e l’assicurano per una cocca alla cintura, mentre l’altra, scendendo lungo il fianco, va a toccare il suolo. CANTO III, vv. 61 e 71. — Nella I* ed., che non aveva segnata, su ogni canto, le date degli avvenimenti, questo verso suonava: ‘ Era la sera della Madonna,’ e si trattava d’ una festività estiva, come appare dal v. 71 ; “ dove l’orzo fremeva.” Nella II‘ ed., introdotto il sistema delle date, il De R. appose a questo canto quella del “ 6 gennaio ” e corresse frettolosamente il primo verso cosi com’ è tradotto, ma dimenticò di espungere il v. 71 che col v. 61 contraddice. — Nella 11“ omise il poeta anche un tratto essenziale della I‘, lasciando oscuro il senso del v. 66 “ gli ori e le faci disponendo ” e omettendo di