NOTE E VARIANTI 99 sentir questo vento che rinfreschi [la natura]. Andiamo. La città ci è caduta, e questo si vasto alito di morte è un avviso a tutt’ e due noi : ché tutt’ e due abbiamo un amore e una fede celati nel seno, quale non potremo più riporre in altri ; noi ha legati una [ medesima] lingua e un [mutuo] amore. Al [prossimo] giorno, che, come splenderà alle tue vicine, le calmerà, come una gioia [toccata loro] invece della morte, tu, in chiesa lontana, darai te stessa a me solo. — E turbata ed amante, la trassi per mano. ” CANTOfXXIII, vv. 868-880. — In questi versi adombra il Poeta le molte migrazioni di Albanesi in Italia. CANTO XXIV, vv. 911-12. — “ Nel bianco nastro virgíneo ancor le trecce avvolte.” N. dell’A. “Finché le giovani albanesi sono vergini portano le chiome intrecciate sulla nuca con nastro bianco. Al di delle nozze, poi, copronle con la chesa, eh’ è il diadema matronale. ” vv. 920-924. — [Da “In alto” fino a “delle compagne.”] N. dell’A. “Questi son versi dell’Epitalamio nazionale.” CANTO XXV, vv. 952-53.— La II* ediz. ha invece: “ si porrà a dormire nel mio letto, signora con la chioma morbida e il seno di madre di candido destino.” CANTO XXVII, vv. 1007-9.— Si confronti il senso di questi versi con LEOPARDI, Consalvo, vv. Ili -14 : “ Cotanto Esser beato non consente il cielo A natura terrena. Amar tant’oltre Non è dato con gioia.” CANTO XXVIII, — Intrusione della II* ed., greve, nei vv. 1031-9, d’ un simbolismo enimmatico e puerile, e che, nel seguito adombra una partenza di Milosào, forse ripreso da un “novello desio” di avventure guerresche. COMPIANTO FUNEBRE, vv. 1098-sgg. —11 testo ha questa intestazione oscura: “Compianto Funebre di Arkio-poli ” — nome che non appare mai altrove, nel poema, Sarà stato qualche cantore popolare noto ai tempi del De R.