XIII 18 gennaio 1408 Oh tristo sogno il giovin s’ebbe! Sei mesi eran già che la fanciulla, ai campi o in casa, sol tra le vicine stava. Ei montava il destrier selvaggio, e al fonte l’abbeverava di Croirii, ma lei più a Croirii non venia, come soleva. Alfìn, nel sogno, a lui venne. La sera una man di fanciulle avean cenato, da’ verdi campi ritornando, liete del giovine col padre. Pur con quelle non era già la misera, adorata sua giovinetta, che filava in casa. E s’addormì tristissimo egli, e il cuore gli si spezzava, ai figli ripensando de’ poverelli, senza pan né vesti, divisi da’ felici, e che non hanno alcun de’ beni che largisce il modo nato col Tempo. Ed allor vide in sogno la porta sua: sopra una pietra assisa 29