1^54 Mmu ¡9 Cendia ptf infermiti il Central Moirnita , (le dallo Storìit ì It-ddto. 334 DELL* HISTORIA VENETA na ordinanza. Non poterono i Veneti, obligati a’remurchi, & a non fepararfi da5 legni più groifi,. feguirlo con tanta celerità, che fopraggiunta la notte, i Turchi fpenti i Fanali non s’allontanaflero in modo, che li perdeiTera. d’occhio. Andarono eifi a Metelino , lanciando otto vafcelli sbandati , uno de’ quali Fiamingo Teoria apprettò Cerigo & incontrate le galee Maltefi » volontariamente loro fi diede , confegnando prigioni i Turchi , che vi erano Topra * Alle Tette galee di Malta Totto il B.iglì Cartellar s’erano unite quattro del Papa, comandate come Luogotenente dal Comendator Bolognet-ti j e trovata verTo Cerigo T armata de’Venetiani, fi congiun-fero infieme, anche di lontana intimorendo r nemici j poiché il Capitan BaTsà abbandonato da’BarbareTchi di lui malcontenti, e IaTciate a Fochies le navi d’ingombro,, ritornò per portarfi in Canea con legni fpediti, quando fentiti fopra Cerigo i faluti r co’ quali da’ Venetiani s’accoglievano le fquadre d’Italia, fi allargò preftamente pofeia a Scio fi ridufle , e condotte le navi , e le maone a cartelli in ficuro , infieme con le, galee difarmate come inutile pefo pafsò al Volo con trenuquattro di quefte ben rinforzate per caricare bifeotti . Il Mocenigo in Andro fermava luogo attiflìmo per impedi' re > e combatter il paifo , eifendo gli aufiliarii partiti dopo eflere flati un mefe uniti all’ armata, Ma intefa , che Amu-rat verfo Rhodi tendeva, dubbiofo a qual difegno mirafle , s’ avanzò a Niò, mandando due fquadre di navi a difefa di Tine, e Cerigo. Il Bafsà con moto incollante ingannandola, eflendo in iftato per l’agilità de’fuoi legni di sfuggire a fuo arbitrio il cimento, rapidamente fi portò a Paleocaflxa , & ivi sbarcati Toldati, danari, e veftiti y con altre robe diverfe, s’abboccò appena con Cuifein , e con pari velocità rientrò ne’ cartelli, & a Coftantinopoli fi conduife. Il Mocenigo con più infelice deftino caduto infermo, approdò alla Standia* e tra/poi rato in Candia , cedè alla natura nell’ anno fettantefimo primo della fua età. Egli con moderatione d'animo haveva per lungo tempo occultato pretiofi talenti, e perciò tardi co-nofeiuto, e dalla Patria impiegato, era paflato a volo al principale comando, in cui 1’ habilità, e la virtù iòrpafsò 1’ opinione , e la fama > e quantunque non efperto ir.yguerra, fece nien-