320
I MONUMENTI VENETI DELl/lSOLA DI CRETA
preghiera sul monte Oliveto (ri npyjsu^tq tou Xpwrou)(l), del bacio di Giuda (-il npoSo?ia tou ’IoiiS'a) e della cattura di Cristo, della morte del traditore (tq «yxóvyi tou’buS1«)*2’, della flagellazione (iq ¡l'rjnyun.q)<3), dello scherno (ò énjraiYnóg)(4), e del giudizio di Pilato (5). La via dolorosa offre soggetto alla salita del Calvario, all’aiuto del Cireneo, alla spogliazione del Salvatore(6), alla preparazione della croce(7), alla crocifissione, ed al supplizio dei due ladroni(8). Anche la deposi-zione (i)	ed il trasporto al sepolcro (ò im-ayioq Srpf.vos) passano in
 seconda linea di fronte alla vera e propria sepoltura (ò évTa},tao,p,ó<;) ; come la discesa al limbo (r\ et’s tov ’Aò^riv xdftodoq) prende molto spesso il nome di risurrezione (t) àvomacrt^) e rimpiazza quindi tale scena, che l’arte bizantina trascura
roppo facilmente. Ma per compenso non manca quasi mai l’angelo che additi alle pie donne il vuoto sepolcro ; lo stesso Cristo che appare ad esse (tò t w n'jiofópatv) ; e talvolta anche l’episodio dell’incredulità di S. Tomaso (y) |inXa<pr]7i<; T3’j	L’ascensione in fine (ti àva&T]<|*<;) occupa quasi stabilmente 1’ ultima parte
della volta presso l’abside, e riempie ambedue i lati della volta stessa(9), dove il Cristo, entro il nimbo a mandorla, è raffigurato nella somma spartitura della volta, e gli apostoli stanno raggruppati metà da un lato e metà dairaltro. Compiono il ciclo, pur occupando altre riquadrature della volta, la discesa dello Spirito Santo (r) nzvTt\xo?TT\)(10) ; e molto più spesso la morte della Vergine (tq y.o(\apic nife ©òotóxou), cioè la sua assunzione in cielo, rappresentata anche in altre parti della chiesa, nonché, qualche volta, la glorificazione di Cristo fra i santi del paradiso(11).
     Quando anche il ré\t,n\ov della chiesa è in muratura, proseguono su esso le ra ppresentazioni delle pareti : e precisamente i soliti santi comuni nella parte che riguarda la chiesa, le figure dei santi gerarchi e diaconi nel sacrario: talvolta però soltanto degli ornati(12).
   (>) Chiese di S. Giorgio di Èmbaros (Pediada), e	sante della volta nelle chiese di S. Michele di Asòdi S. Giovanni presso l'Odhighjìtrja (Nuovo).	tua lo presso Apàno Arkhànes (Temene), e di S. Gio-
   (2)	Chiesa di S. Salvatore a Pandèli (Sitìa).	vanni a Paljanì (Temene). E spostata in altra parte
   (3)	Chiese di S. Michele a Kapctanjanà (Bonifacio),	della volta a S. Michele di Aslràtigko (Temene), ed e di S. Salvatore a Pandèli (Sitìa).	a S. Giorgio di Kulmnarà (Chissamo). Figura in
   (*) Chiesa di S. Croce a Topòlja (Chissamo).	altro spazio della chiesa a S. Maria di Krizà (Mi-
   (5)	Chiesa di S. Giorgio ad Èmbaros (Pediada).	rabello) ed ai Ss. Apostoli di Adhromìli (Sitia). Fi-
   (6)	Chiese di S. Maria a Thrònos (Amari), e di	nalmente manca affatto a S. Nicola di Masa (Bicorna), S. Michele a Mésa Lakònja (Mirabello).	a S. Veneranda di Trakhjinjàko presso Kàndanos (Se-
   (7)	I due diversi momenti della crocifissione si ri-	Uno), e a S. Giovanni di Asfendilès (Seiino), scontrano negli affreschi di S. Giorgio a Khasì (Chis- (IO) Chiesa di S. Maria di Kamarjòtis (Milopotamo). samo), di S. Maria a Rusliha (Retimo), e di S. Giorgio (il) Chiesa di S. Giorgio presso 1‘ Odhighjìtrja a Surìdhi (Retimo).	(Nuovo), e di S. Giovanni di Ghurghuthi (Amari).
(8)	Chiesa di S. Salvatore a Pandèli (Sitìa).	(») Vedasi a S. Marnante di Seiino la chiesa omo-
   (9)	La scena dell’ascensione occupa un solo ver-	nima.