36 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA squadrati. Alcuni mostrano essere tolti da edifici preesistenti (1\ L’intonaco affrescato che in alcune parti li copriva, ora è scomparso quasi affatto : ma la sua rovina deve datare da epoca già remota, se nei blocchi sottostanti rimangono tracce di graffiti del secolo XVI, segnati certamente quando l’intonaco era già caduto. I motivi ornamentali sono oltremodo scarsi, come esigeva 1’ austera semplicità del tempio grandioso. Rimane tuttora una croce patente, fra due fine-stroni dell’abside maggiore (2) ; un rosone a stella con una croce, nella serraglia del catino dell’ absidiola meridionale ed in quello dell’ abside della npóSiaiq; e finalmente una semplice croce — formata da archi di cerchio ed iscritta in una circonferenza (3) —, incavata sopra l’arco della porta che dalla navata traversale immette al locale precedente il S'towovixóv. Il livello del suolo nella parte orientale del tempio è ora — più o meno — superiore a quello originario ; là dove invece fu eseguito lo scavo, si rinvennero avanzi di almeno tre pavimenti, ricoperti di lastre di marmo, di terrazzo, ed anco di mosaico a tasselli bianchi, neri e rossi. (') In un blocco della piccola stanza che serve di atrio al iiaxovixóv si legge un frammento di iscrizione romana : [Im]p(erator) Caes(ar...) P(ater) P(a-triae)... (F. Halbherr: Greek Christian inscriptions in the Cyclades and in Crete in The Athenaeum, ottobre 1891). I2) L' altra analoga, che stava già fra il medesimo finestrone ed il terzo, fu recentemente murata al-1’ esterno di quell’ abside. (:ì) Tale tipo di croce troviamo ripetuto frequentemente nelle più recenti chiese e chiesuole cretesi.