1668 II Mote/t* ni ì fatto Cavalitrt . 556 DELL' HISTORIA VENETA e tagliata quafi tutta la militia, recarono a’Veneti con la galea la vittoria, e le fpoglie. Due altre dopo fanguinofo conflitto provarono T ifteifa forte, cadute in potere di Luigi Magno Capitano del Golfo, di Luigi Priuli, fopra la galea del quale riiìedeva Leonardo Moro Provveditor Ettraordinario d’ Armata, di Luigi Minio, e Pietro Querini tutti Governatori, che con gran rifolutione foccorfero i fuoi, e foggiogarono gl’ inimici. Cadute cinque galee , le altre fuggirono , Calip fi fai-vò con uno fchiffo, periti alcuni capi, e numero confiderai^* le di Gianizzeri . In mano dunque de’ Veneti reftarono cinque galee, e più di quattrocento, prigioni, e tra quefti cinque Bei, oltre più di mille fchiavi Chriftiani, che ricuperarono la libertà , quando la perderono i loro padroni . I Veneti parimenti numerando dal canto loro ducento morti, e trecento feriti, compiangevano il cafo di molti foggetti di conto, poiché oltre il Giultiniani perirono combattendo Giorgio Fofcarini , e Gio. Francefco Cornaro, e poco dopo la battaglia per le riportate ferite Luigi Calbo , e Claudio Ca-valier d’Arafli Sargente maggior di battaglia. I feriti furono Angelo Moroimi Commiffario, Lorenzo Bembo , Matteo Balbi , e Giorgio Grego con altri di molto merito , benche di grado minore. Ma l’allegrezza del buon fucceiTo faceva tacere il danno , & il dolor delle perdite. Il men confiderato profitto era quel, ch’appariva, poiché il maggiore confifteva nella preferva-tione della Standia ; & il Capitan Generale riportava grandillìma lode , havendo condotto il tutto con valor , e con arte . Perciò fù creato Cavalier dal Senato, che riconofcendo, chi haveva guadagnato merito col ferro , col fudor, e col fangue, impartì lodi, e premii a’fuperftiti, & agli heredi de’morti. Il Morofini lafciata una parte dell’armata nel porto di Candia, & ailicurata la Standia con alquante navi, fi allargò in mare con quindici galee , e fei galeazze , & alcuni vafcelli. Da più fquadre faceva refler Tacque in luoghi diverfi . Aleflandro Molino, e Niccolò Lioni Capitani delle Navi prefero molti legni minori, & il primo di efiì apprefTo Retimo fece dar due galee de’Turchi a traverfo. Anche legni di altre nationi Chriftiane da corfo, ò fequeftrava-no, ò prendevano quei de’nemici. Ad ogni modo a coito d’ogni pericolo pacavano i Turchi ; imperoche impegnato il primo