I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA cui si accedeva dal coro. E le sue pareti erano rivestite di pietre sepolcrali con stemmi e con iscrizioni (l). Rovinato dal terremoto del 1856, il tempio fu completamente distrutto dal governo turco negli anni dal 1867 in poi, sia per utilizzare quei marmi nella fabbrica della nuova moschea di Visir, sia per vendere le pietre stesse t2), o per servirsene nel lastricare la grande piazza delle Tris Kamàres. Di tutto l’edifizio più non si conserva ora se non il piccolo locale di cui già dicemmo, situato all’ estremità sud della navata traversale. Probabilmente (*) Fra gli altri furono sepolti in S. Francesco di l’altare di S. Barbara, vedasi F. Cornelius : Creta Candia i duchi Francesco Morosini, Egidio Moro- cit., voi. II, pag. 372. sini, Giacomo Corner, Andrea Marcello (1466), Ber- (2) Una di esse — frammentaria — ci venne as- nardo Giustinian (1500), Giovanni Morosini (1503), sicurato essere quella stessa con ornati a foglie di Cosma Pasqualigo (1505) e Nicolò Salamon. — Per gusto gotico e col motto Souffrance, che si trova la tomba del capitano Marco Venier, sepolto presso riprodotta nella Collez. calchi, n. 65. K1G. 69 — CANDIA — IL VANO SUPERSTITE DEL TEMPIO DI S. FRANCESCO, VEDUTO DA SUD-EST. (88).