l’architettura e la scultura 229 Ma fino ad ora non si è parlato che della chiesa propriamente detta: laddove dobbiamo pure tener conto di una parte integrante di essa, che ben di rado fa difetto nelle chiese a costruzione più complessa, mentre spesso comparisce altresì in quelle a pianta più semplice : vogliamo dire il nartece. Ridotto FIG. 236 — * STAMNÌ (l'EDIADA) — CHIESA DI S. SALVATORE, DA OVEST. (717). era certamente a nove cupole, di cui le cinque mediane maggiori delle altre; e a sette la pur distrutta cattedrale gerapetrense. Le chiese invece di S. Salvatore, S. Nicolò e S. Dimitri a Unitavi (Pediada) presentano lo schema di un tempio della maniera bizantina più complessa: ma nella crociera principale sono distribuite cinque cupole eguali fra loro, men- tre sui vani minori sono tirate delle volte a crociera (fig. 241, 242). — A S. Antonio di Aghio Fàrango, non lungi dall’Odhighjìtrja (Nuovo), la chiesa consta di una navata longitudinale, tagliata sul davanti da due navate traversali, di guisa che dagli incroci sono generate due cupole, delle quali la centrale soltanto posa su tamburo (fig. 243, 244). 30