56 DELL’ HISTORIA VENETA ,5^^ co, e foftenuti alla fronte, convennero ritirarfi , lafciando la breccia bagnata di fangue, & il foifo pieno di cadaveri , e d’armi. Accorfero in quel fatto alla difefa tutti quei , che volfero , ò poterono impiegarfi. Milano Benci, Veicovo della città, coll’efortationi , e coll’efempio vi fpinfe’l Clero . I Rettori additando il pericolo di cader tutti fotto ’1 filo della fpada nemica, mottero alcuni degli habitanti. Quei deir ordine militare fi fegnalarono j il danno però loro fù grave per la perdita de’più valorofi , reftando colpito Y Albano , uccifo un figliuolo del Vert (e quefti già fi trovava ferito) c moltiffimi altri. Non ottante la refiftenza così coraggiofa, non potevano gli attediati iperar falute, che da’ foccorfi, perciò tendevano le mani al Ciclo, & ad ogni momento volgevano gli occhi al mare. Altrettanto temevano i Turchi di veder prefto a comparire 1’ armata Chriftiana , perche fi trovavano mancare più di ventimila huomini, ò morti, ò infermi , ò fugati, e 1’ armata haveva fornito al campo tutto dò, che poteva di provifioni, e di gente. Deboli perciò in una parte, e fguarniti nell’altra, follecitavano rabbiofamente 1’efpugnatione con doni, e minaccie, allettando, e fpingen-do i foldati a’ pericoli, e gli operarii a’ lavori. Nella breccia vaftiflìma del San Dimitri, ftabilirono larghiffimo alloggiamento j & havendo gli attediati fatto volare con mina profonda, cfcavata con indidbil fatica, una parte della gran tra-vcrfa, i Turchi prettamente la riftaurarono, e lavorata un altra mina, le diedero fuoco sù’l mezzo giorno de’ diciaffette d’Agofto. Quefta con fcoffa terribile fcoppiando , opprette quafi tutti i guaftadori della Piazza, che fotterra travagliavano per incontrarla , e tra la polve , e lo ftordimento de’ di-fenfori i Turchi da due parti afcendendo , guadagnarono il baftione già tutto fconvolto, e la prima ritirata poco men, che diftrutta. La feconda tuttavia, benche rittrettiffima , fù foftenuta, accorfi al fuono della campana, & alle voci de’ Capi tutti i difenfori coll’ abbandono degli altri porti, di che non s’avvide il nemico, occupato egli ancora in quel folo. Dopo fette hore d’ oftinato conflitto cefsò l’affalto $ ma non rettava più modo di foftenerne alcun’ altro, poiché fi contavano in quefta fattione cento venti morti, e cene’ottanta