LA PITTURA 335 31. S. Marnante (Milopotano). — Chiesa di S. Maria — 131.» Dei ritratti che erano effigiati nel lato di settentrione, rimane una testa di giovane; e più sopra traccie di un bianco destriere. 32. Dhiskùri (Milopotamo). — Chiesa di S. Giovanni. (Tavola 11, n.° 2). Nella muraglia di mezzogiorno sono dipinti i due offerenti, colle mani congiunte in croce sul petto. La donna, col capo scoperto, ha la bianca veste ornata di ricami e di bottoncini neri. L’altro, giovane ancora dai lunghi capelli fulvi, veste abito rossastro, foderato di bianco, che gli scende fino alle ginocchia : ma bianca la cintura e neri i calzari. 33. Mìrthios (S. Baseio). — Chiesa di S. Salvatore. Del sacerdote che, insieme colla moglie, offre la chiesa, si vede ora soltanto una piccolissima parte. La donna invece è conservata intera, col vestito consueto e le bende bianche in testa. Tra loro è un bambino, il quale regge colla sinistra un cartello (infisso in un manico), ove è un’epigrafe, che non si riesce a rilevare per intero. 34. Koxare (S. Baseio). — Località Fatreljanà, chiesa di S. Giorgio. Il fondatore, Teodosio Sagramà, a destra della porta, è uno dei soliti monaci, con volto terreo, lunghi capelli e lunga barba bianca : tiene nella sinistra una chiesa, nelle cui lunette sono dipinti un S. Giorgio ed una Madonna. 35. Spili (S. Baseio). — Chiesa di S. Maria, ora distrutta, per dar luogo alla nuova. A destra della porta stava una donna dalle mani congiunte (in gran parte sciupata) circondata di candidi fiori : vestiva di bianco pur essa, con bianchi lini in capo e maniche rosse. A sinistra invece un monaco, ottimamente conservato ancora, fra due rami di melagrani, sosteneva la chiesa davanti al petto ; la sua barba era bianca, gli occhi cilestri. 36. Kjisós (S. Baseio). — Chiesa di S. Salvatore. (Tavola 12, n.° 1). Il fondatore, Demetrio Vergili, affrescato sulla parete di occidente, sorregge colla sinistra un libro. Dalla bianca cuffia sporgono i lunghi capelli fulvi. Tutto l’abito è rosso, ma la giubba è rigata a spina di pesce, con impressioni a graffito sul dipinto. Dal cordone che gli stringe i fianchi pendono un fazzoletto ricamato, una borsetta, un coltellino ed un paio di forbici. 37. Kùmja (S. Baseio). — Chiesa di S. Salvatore — 1389. (Tavola 12, n.° 2). Ben conservati anche i due fondatori presso l’angolo sud-ovest nella chiesa ; Costantino, nella parete di mezzogiorno, la moglie Anna in quella di occidente : tutti e due incorniciati di melagrani. La donna, che indossa l’usuale vestito bianco, colle maniche inferiori nere, ha tuttavia il manto rosso slacciato, e porta grandissimi orecchini. Costantino, dal volto imberbe, stringe al petto un libro aperto : la sua lunga tunica rossa è adorna di bottoncini ; una borsa, un fazzoletto, un coltellino ed un paio di forbici formano pure gli ammenicoli della cintura. 38. Karìnes (Amari). — Chiesa di S. Giorgio. (Tavola 13, n.° 1). Fra i ruderi della chiesa, in un tratto della parete occidentale, sono raffigurati due devoti, che posano una mano sul petto e sostengono con l’altra la chiesuola. La donna, di smisurata lunghezza, non differisce gran che dalle altre descritte. Il marito invece, dalla barba fulva appuntita e dai fulvi capelli, si copre di una semplice tunica bigia, sotto cui traspare la sottoveste rossastra.