LIBRO SETTIMO, 383 fc la ftefla fortuna. Le altre incalzate dagli aifalitori, e por 1657 tate a terra dal vento, diedero modo ad alcuni fopravanza-ti di trovare con la fuga falute, e furono, dopo fpogliate d* ricca preda, incendiate. Morti nell’ oftinato conflitto la maggior parte de’ barbari, ne reftarono quattrocento prigioni, oltre alcuni, che Schiavi tra dure catene, trovarono coIl’efTer nutria vinti la libertà. 1 Veneti col Colonnello La Lande perderò-no cento venti, e trecento cinquanta reità va n feriti, tra1 qua- fcofittii di' Ji Antonio Barbaro Capitano del Golfo , Leonardo Moro , Agoftino Marcello, Giovan Francefco Bollani, Andrea Bra-gadino, tutti Governatori di galea . Fù celebrato affai quell’ incontro, e per 1* odio contra i pirati , e per il valore de’ combattenti, dal pericolo della battaglia di molto accreicen-doii il godimento, e l’applaufo della vittoria. Perciò vacando aH’hora in Venetia un luogo di Procurator di San Mar- La,iart co , a Lazaro Mocenigo Capitan Generale degnamente fù M«emtt conferito . Ma egli nell’ univerfale contento patir non potè- ^°aZro% va, che fi fuffe V altra Squadra falvata . Perciò intefo, che jan Marct. fei vafcelli a Scalanuova, & uno a Svazich fi trovavano, & ivi pure ftaifero quattordici faiche, avanzo della Caravana d‘ Egitto, laSciato il Provveditor dell’Armata con tredici galee alla cuftodia, e remurchio de’legni acquiftati , col refto, e con alquante navi Sopravenute, s’accinSe aH’imprefa di guadagnarli , Il Capitan BaSsà , ch’era poco lontano , udito il Succeifo de’ BarbareSchi , non haveva oSato prefe ntarfi al cimento j chiamato però dagli habitanti di Scio , che ftavano intimoriti, entrò di notte coJ fanali fpenti sù ’I canale , dove il Badoaro Provveditor dell’ armata de’ Venetiani il ritrovava ; ma in vece di toccare quel porto, Jafciò portarfi Sotto vento dell’ iSola, e unite a sè le Sei navi , che da Scalanuova vennero a ritrovarlo, traScorSe più oltre. Il Mocenigo perduta la preda , tanto più di voglia s’acceSe di ha-ver quei legni , che Sotto Svazich ftavano Sorti - Non così tofto Io diScuoprirono i Turchi , che piantate due batterie Sopra le punte , che riftringono la bocca del porto, & aifi-curati i legni in un picciolo Seno , che nel Sondo di eifa s* interna, Sperarono di eflfere d i fc il dalla Fortezza , che s affaccia sù ¡’acqua , e teneva Sei groffi pezzi con altri mino-