LA PITTURA 309 Giorgio, (rewpYto? ò £oypàyoq). Quantunque di lui non ci si conservi che il solo nome di battesimo, pure l’analogia delle due epigrafi, appartenenti al secolo XIV, che si trovano nelle chiese di S. Maria a Kjirmusì (Nuovo) ed a S. Giovanni di Pai]ani (Temene), induce a credere che a lui solo vadano attribuiti i dipint di quelle due chiesuole. Giorgio Pelergi. (rscopyto? o IlaXe'pyYis). I soli affreschi che siano contrassegnati col nome di tale artista, nella chiesuola di S. Maria entro il castello di Belvedere, dimostrano in lui una certa originalità e bizzarria. Tra i santi di ogni genere, alcuni raggiungono proporzioni colossali; e presso la porta di mezzogiorno, in un tratto ove è caduto l’intonaco dipinto, resta scoperta sulla grezza muraglia una strana mezza figura, che dovrebbe essere una bella prova di saggio dell’artista, rappresentante un ritratto dal vero. Giovanni Musuri. (’Iwavviqt; ispeùc; Uonnoupoq xaì YiaTtoptoypafp»;), dipinse ad encausto a S. Giorgio di Apàno Viànos (Belvedere), nel 6909 (1401). Paolo Provata. (EbcuXo; ó Ilpo^ar«?). Il suo nome figura in una iscrizione del 6938 (1430) nella chiesuola di Aljkianù (Canea), le cui pitture però ora sono imbiancate. Irico Costino. (Etpr.xo? Ktovarivoc; £a>ypa