LE CHIESE DEI CONVENTI 124 di mezzo ; a piovente unico in quelle dei lati e nel coro : e le travature sono dipinte. — Moderne le finestre, le porte e la tettoia sul davanti della facciata. S. Paolo. — Concesso dai nobili cretesi il terreno al beato Antonio da Viterbo per la fondazione del convento, esso fu da allora in poi tenuto dai Serviti; finché verso gli ultimi tempi della dominazione veneta passò pur esso in mano dei Predicatori. Ma null’altro sappiamo o possiamo con sicurezza arguire della chiesa, la quale di bel nuovo andava certo considerata come una delle più misere fra quelle latine della città, non per le dimensioni soltanto, ma per tutto il complesso della fabbrica. Di essa non rimane ora che una piccola parte, incorporata nella casa del signor Nicolò Zangakjis. La navata, larga internamente m. 3.55 (i muri misurano m. 1.05 di spessore), è coperta ancora di volta a botte molto elevata. S* Antonio. — Nella pianta di Candia pubblicata dal Coronelli(l), figura come appartenente ai monaci Benedettini quella chiesa di S. Antonio abate, che le altre fonti ci attestano annessa allo spedale militare, e già officiata pure dai Gesuiti. Di tale notizia nessun’ altra conferma si trova : onde non possiamo che accoglierla dubitativamente, anche ammettendo che per pochi anni soltanto la chiesa fosse data in custodia a quei frati. Di essa non rimane ora se non qualche avanzo del muro settentrionale, con resti della volta e di un pilastro ad arco a suo sostegno. È inclusa nelle abitazioni di Zaccaria Petrakjis e di Fazil Bey. S. Gerolamo, — Il convento era governato da monache dell’ ordine francescano (Clarisse). Ma della chiesa non rimane attualmente reliquia di sorta. S. Caterina. — Era retto da suore Domenicane. E neppure di esso resta ormai più alcuna memoria o alcun avanzo. S. Giorgio in Borgo, — A sua volta era affidato alle Benedettine (2). Anche questa terza chiesa è scomparsa completamente. (') Fu da noi riportata nel voi. I, tav. 4. cento pretende che vi stessero le monache Servite (2) Un anonimo scrittore dei primi anni del sei- (V. B. M. : Ital. VII, 1523, q.).