162 I MONUMENTI VENETI DELL’iSOLA DI CRETA □ Anche nei lati appaiono delle trifore murate, delle nicchie e delle aperture antiche. Internamente sono due frammenti di graziosissime colonnine spirali, ornate a punte. Delle altre chiesuole latine della città null’altro sappiamo : o che ormai siano distrutte, o che siano convertite in chiese moderne, in moschee o altrimenti travisate. f 3. R E T I M O. FIG. Ili — PIANTA DI CHIESA LATINA a canea. Delle chiese latine della città ebbimo già a trattare par- lando del duomo e di quella di S. Caterina, nonché delle altre cinque appartenenti ad ordini religiosi. Un’ottava chiesuola veneta, accennata dagli scrittori del tempo (l), ignoriamo come si intitolasse ed in quale parte della città fosse posta. Ma potrebbe forse identificarsi con quella chiesa della Trinità, eretta nel secolo XIV dal rettore Egidio Morosini, “ de bottis suis et elemosinis bonarum personarum, in burgo Rethimi, cum domibus... prò habitatione et reductu pauperum infir-morum et bonarum personarum et peregrinorum et viandantium „(2). 4. S I T ì A. Oltre il duomo e le tre chiese conventuali, a Sitìa dovevano essere altre due cappelle latine, che furono però profanate dai Turchi alla prima conquista(3). Ma di esse non abbiamo alcuna memoria più precisa. (■) V. B. M. : liai. VII, 1683, pag. 41 — V. Coro- 1892, pag. 39. nelli: Isolario cit., pag. 213 e 214. (*) V. B. M.: Hal. VII, 1683, pag. 36 — V. Co- (s) H. Noiret: Documents inédits pour servir à l’hi- ronelli : Isolario cit., pag. 222. stoire de la domination vénitienne en Crête. Paris,