86 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Khersonesos - Chirone. — Ad Episkopì di Pediada 1’ originaria chiesa della Madonna di Betlemme (1) cedette il luogo a quella moderna, dedicata a S. Menas ed alla Vergine. Di quella antica rimane soltanto un pezzo di marmo, recante scolpita una croce ; ed una colonna, situata nel cortile, ove è del pari rappresentata una croce e sono incise le sigle di S. Giovanni Evangelista. Ivi presso è murato in una casa un frammento di marmo col nome del vescovo Chironense Domenico Muazzo. Altra epigrafe, trovata già durante i restauri della chiesa, ed ora perduta, ricordava come il vescovo Giambattista Berna “ templmn hoc domumque, terraemotu devastatavi, restauravit, anno Domini 1588 „. Nei dintorni è la chiesa della Vergine (Kjerà), di schema bizantino. Ne riparleremo più avanti. Arkadia - Arcadia. — Del villaggio che ora si denomina Mikrì Episkopì (Belvedere) e della cattedrale ivi esistente ci resta una veduta del principio del secolo XVII. Ma più che non quel disegno, certo alquanto inesatto, ci informa sulle condizioni del vescovado un dispaccio dell’agosto 1599, dove è detto che “ la chiesa episcopale di Arcadia.... ha due soli altari, uno alla romana e Valtro alla greca, et è intitolata S. Salvatore, cioè Trasfigurazione del Signore.... Non ha battisterio, nè manco vi si conserva il Santissimo Sacramento per cui nè vi risiedono canonici, nè in tutta la diocesi vi sono fedeli di rito latino, se non occasionalmente, al tempo dei raccolti (2). Non aveva quindi tutti i torti papa Clemente Vili nel decretare la soppressione del vescovado, ricordando essere la villa “ valde angusta et prope-modum depopulata, et in illius cathedralì ecclesia duo dumtaxat altana exi-stant e nell’unirla a Milopotamo, “ cuius cathedralis ecclesia lohge amplior et venustior et alioquin insignior prima dieta ecclesia esse dignoscitur (3). Ai di nostri il tempio è per la più parte rovinato. Il materiale è ancora una volta costituito di belle pietre squadrate, specialmente nelle arcate e nelle volte ; ma non manca altresì il mattone, distribuito in modo da ricavarne un effetto decorativo. Lo schema è di nuovo il bizantino, a croce greca, completata dai quattro (!) F. Cornblius: Creta cit., voi. II, pag. 113. nel 1593 l'ultimo vescovo, Benedetto Leoni (F. Cor- (2) V. A. S.: Dispacci dei prov. da Caitdia. — Ciò nelius: Creta cit., voi. II, pag. 455). nondimeno sappiamo che in quella cattedrale fu sepolto (3) Ibidem, pag. 132.