LE CATTEDRALI VESCOVILI 57 servano però ancora due capitelli corinzi, di marmo, a foglie molto secche e frappate, opera del secolo III-IV d. C.; mentre della posteriore chiesa di S. Irene, da cui prende nome la località, null’altro più resta, se non un frammento di transenna ed un pezzo di vaschetta in marmo pario (1). A quello stesso monumento è lecito supporre appartenesse pure il tratto di muraglia in direzione da sud a nord, terminante in una specie di abside ad oriente, per la maggior parte occultato sotterra. FIO. 26 — * THRÒNOS — FRAMMENTO, PRESSO LA CHIESA DI S. GIOVANNI. Più in alto la chiesuola di S. Anna reca murato nella facciata un marmo, ove è scolpita una croce, circondata da un’epigrafe sepolcrale appartenente certo al primo periodo bizantino, e che pubblicheremo a suo luogo. Arkadia. — Della cattedrale Arcadiense non solo manca qualsiasi traccia sicura ; ma neppure è certo se la città sorgesse realmente sul colle di Kastrjòtis presso Melisokhòri (Bonifacio), come ammettono i più <2). (*) L. Mariani: Antichità cretesi (Monumenti antichi maso (Bonifacio). — Nessuno ha pensato invece mai pubblicati dalla R. Accademia dei Lincei, voi. VI, Mi- al paese di Arkalokhòri (Belvedere), dove pure sono lano, 1896, pag. 214). avanzi di epoca arcaica, il cui nome 'ApxaAoxfipt po- (2) Secondo altri la sede della città andrebbe ri- trebbe essere stato corrotto, per falsa etimologia, da cercata nelle rovine ad oriente del villaggio di S. To- un originario ’Apxaiux^P-