134 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA derna : come moderne sono le altre finestre e porte della moschea ; e rimodernato appare tutto l’interno del tempio. Due sarcofaghi, sormontati da arco, recano due stemmi veneziani. Più avanti è la commovente lapide sepolcrale del 1597 di Bianca Saracini, moglie del naturalista Onorio Belli. S. Salvatore. — Quantunque appartenente ai Francescani pur esso, era convento assai più modesto e misero : angusta e semplice è la piccola chiesa del monastero, convertita in moschea di Ser Topù Hassan Aghà o Topanà. La chiesuola, che non deve mai aver avuto campanile, consiste di una navata, priva di abside, con volta a botte (sostenuta da quattro archi), e di due cappelline, aperte nel lato settentrionale. Queste sono coperte di volta a crociera, le cui coste terminano su menso-line fiorate, e recano al sommo dell’arco un monogramma gotico di Gesù. Una finestra ogivale, ora ostruita, si apriva nella parete di settentrione delle cappelle. La porta invece, sopra cui sta una finestra rotonda, si apre nel lato di ponente(l). Nella parete settentrionale della navata maggiore, in continuazione alla cappella, si incassa nel muro una tomba, sormontata da due colonnine (con basi e capitelli foggiati a tronco di piramide) le quali reggono una testata ad archivolto, coronata a sua volta da un fiore : nei ritagli, costituiti da due triangoli mistilinei, sono scolpiti due stemmi. Proveniente dalla chiesa è una epigrafe del 1631, ricordante la munificenza del rettore Alvise Malipiero. S, Maria della Misericordia. — L’antica chiesa ed il convento degli Agostiniani di Canea erano stati demoliti “ per suspetto dell’armata turchese a al tempo dì Barbarossa „,e per agevolare la costruzione delle nuove mura della « , < S ì » 5 6 j f 9 __jo K1G. 84 — PIANTA DELLA CHIESA DI S. SALVATORE A CANEA. (*) Collez, fotogr. n. 259.