LIBRO QUARTO. 161 ciò (Nanamente il Pignoranda s’ accefc , efagerando voleri! 1647 dalla Francia aiTediar il Rè Filippo in Madrid con le mani legate, già che pretendeva poter affali rio fenza che gli foffe all’ incontro permeffo di poteri! difendere. E benche fopra ciò i Francefi s efplicaffero alquanto, e che alcuni tempera-menti foifero fuggenti, non fù poifibile trovarne alcuno che al corrotto gufto delle due parti ugualmente piaceffe. Per Lorena poi altro non efìbivano i Francefi, che penfione per anni dieci al Duca, dopo i quali date da lui prove in quel tempo d’animo quieto , e di moderati penfieri, gli reftituireb-bero quella parte dello Stato, che non rileva dalla Corona. Ma gli efìbivano nel tempo fteffo a parte maggiori vantaggi per iftaccarlo dagli Spagnuoli, i quali cedendo in tanti punti a loro intereilì , convenivano foftenere quelli del Duca, per non perderlo, mentre trovandoi! egli con molti danari, e dieci mila foldati, gran momento portar poteva dovunque piegaffe. In tal guifa annodandoti le difficultà, altre ie n’aggiunterò verfo il fine dell5 anno, cavillando per una parte gli Spagnuoli ciò, che intendere i! doveffe per le appartenenze delle piazze cedute ; & i Francefi dall’altra volendo àntrodur ne’ trattati il Duca di Modena nuovo lor Collegato , e che dichiaraffe la Spagna di cedergli le conquifte, che non ancora tentate, calculavano di confeguire ben pretto. Il negotio perciò fluttuava, e paffando hor per mano de’ Mediatori , hor per quelle degli Olandefi, correva Tempre 1’ i-fteffo rifchio di romper ne’fcogli , e arenarti. In Parigi ha-veva il Nuntio Bagni in privato colloquio commoffo affai ìa Reina, e forfè rimoffe alcune dell’ ombre , nelle quali i Miniftri la . tenevano involta j ma gli fù prohibito parlar più di negotio, fuorché nell’ audienze, le quali ad ufo di quella Corte poco meno che publiche, levavano il modo degli officii più importanti, e più confidenti. Solo il trattato della pace d’Imperio avanzò qualche paffo , dopo inabilita la ¿7^% foddisfattione degli Svedefi, reftando accordata quella dell’ rdoz”p,rI*' Elettore di Brandemburg, & anco il riparto degli Stati tra sveli/,, le cafe Bavara, e Palatina coll’ ittitutione dell’ ottavo voto nel Collegio degli Elettori. Ma per la Religione pretende-vano i Protettami di coftringer l’Imperatore a permettere H. Nani T'IL L ne’