LIBRO UNDECIMO. 595 fe il vigefimo quinto di Giugno, fortirono i Francefi da due 1669 parti verfo la Sabionara, guidati da una dal Duca di Bofort, dall’altra da quel di Navailles., inutilmente fremendo il Mar-chefe di Sant’ Andrea , di eilere (lato efclufo dalle confulte , e riprendendo altamente , che fenz attendere un poderofo , e vicino rinforzo , prima di riconofcer i (iti, e d’ avvezzar i folda-ti alla villa, all’ ordinanza , all’ ufo del combatter de’ Turchi, voleifero efporre al mafacro quella fioritiffima gente, per un tentativo, che fe pure fortilfe, nulla, òpoco alla piazza ferita più mortalmente nell’altro fianco, ferviva. Erano poco meno di fei mila a piedi, e feicento a cavallo ; poiché Bofort haveva sbarcato mille feicento huomini dell* equipaggio delle fue navi. Paifava concerto, che quando fuifero i Francefi alle mani coll’inimico, ilSargente Generale Chimaniech ufcifse lungo il mare , & attaccaiìe le batterie , che infettavano la porta , & il fianco della Sabionara ; e che le galeazze battettero il pollo del Lazaretto, e le navi i quartieri dalla parte del Giofiro. Ma come l’impiego dell’armata fempre incerto, fù all’hora impedito dal vento, così sJ efeusò il Chimanfech dalla forti-ta, perche nel tempo di farla ritornarono indietro difordina-tameìite i Francefi . Stettero quelli fuori delle muraglie avanti giorno chetamente col ventre a terra afpettando il fegnal della moifa ; quando, che dato prematuramente, non elfendo ancora fgombrata l’ofeurità della notte , inforfero tutti con mi-rabil coraggio, e maravigliofa ordinanza; ma non ifeorgendo la ilrada, nè difeernendofi tra loro iteilì, una delle fquadre avanzate fi battè con un altra credendo di haver incontrato i nemici. Si rimifero però predo, e di buon palio, inoltrandofì iu quelle inviluppate trincicre, uccidevano quanti tentavano di refiftere . Occuparono arditamente tre ordini di quei ridotti, e giunti alle batterie , le trovarono abbandonate , impcroche lo fpavento haveva confufo i Turchi di modo, che lafciata fen-za difefa ogni cofa, fuggendo fi ritiravano fopra alcune colline . Pervenuti con felicità i Francefi ad una batteria in luogo eminente , che chiamano delle grotte , il Ciclo fece vedere con un de’fuoi colpi, che la vittoria non dipende dalla mano degli huomini, ma feende dall’alto , e che il coraggio è uno fpi-rito di Dio, che foffia , e fvanifee a’fuoi cenni. Caduto, non