LA LOGGIA DI CANDIA 37 sera tettoia sorretta da sei esili pilastri o colonnine (quale del resto il Clonza disegna davanti a tanti altri edifìci della città) : non è escluso però che a quel tempo la vecchia loggia, che il Buondelmonti descrive sorgente da una scalea, fosse già stata modificata in modo tale da perdere quella sua più evidente Caratteristica che consisteva nel porticato terreno (1). Certo si è che la loggia vecchia nel secolo XVI era andata completamente declinando. Nella sua relazione del settembre 1541 il provveditor generale Giovanni Vitturi, raccomandando alla Signoria di Venezia di vendere il terreno che per il passato aveva servito di fosse alla vecchia cinta urbana, sembra consigliasse di conservarne un appezzamento onde costruire su quell’arca una nuova loggia : “ aricordando postmodum alla Signoria Vostra far vender le fosse de ditta terra, delle qual ne potrei trazer da ducati 10 et 12 mila, lasciando loco di edificar una logia, per non esserne in Candia al proposito : et dico la S. V. ne potrei haver informatione da mastro Michel da San Michel inzegner „ (2). — Il consiglio per allora non fu accolto : ma forse l’ingerenza del sommo architetto veronese in quel progetto non rimase senza effetti per l’avvenire. Quanto alla nuova loggia (3), essa venne costruita, anziché colà dove suggeriva il Vitturi, in località certamente più adatta, vale a dire rimpetto a quella vecchia, sulla fronte del corpo di fabbrica che costituiva i magazzini dell’armeria. Se nel 1576 si parla ormai di una “ loza vechia „ (4\ ciò significa che la nuova erasi allora di già ultimata. Di essa non sappiamo del resto nulla di più di quanto ci rivela quel disegno dell’Archivio di Venezia del principio del seicento, ove ne è disegnata la pianta. Quantunque essa sorga approssimativamente al posto medesimo ove si innalza tuttora la loggia novissima, resta escluso che essa possa coincidere con questa. A parte le testimonianze che confermano (') Botteghe situate « sotto la .loza vechia » sono ticato, costruito per comodità del porto, il quale certo ricordate più volte in documenti dal 1576 al 1578 a non assurgeva alla significazione della loggia propria- proposito di certe contestazioni sulla concessione delle mente detta botteghe stesse. (V. A, S. : Dispacci da Candia, 13 E lo stesso può ripetersi per il loggiato che coagosto 1578). stituiva l’atrio della chiesa di S. Marco, sebbene a (2) V. A. S. : Relazioni, LXXVIII: sua relazione. proposito di esso il capitano Gian Giacomo Zane (3) Intorno a questo tempo di un’altra loggia di scrivesse nel 1599 alla Signoria: < Questa logia è Candia si incontra menzione nei documenti : < Alli adoperala dal regimento conte publica et conte loco 21 del passato — scriveva il 31 ottobre 1555 il ca- aperto della Serenità Vostra : ho veduto in Candia che pitano Melchiore Nadal, narrando di certo nubi- le banche che si tengono sotto essa per questi negolii fragio — si rumò un cavalliero fabricalo alla marina sono state fatte a spese di quella camera » (V. A. S. : a tempo del magnifico capitano precessore sopra il Senato Mar, filza CXLVI1, 18 novembre 1600). — Si muro vecchio apresso la loza nova del molo, similmente veda del resto quanto di quella loggia abbiamo già fabricata sopra un muro vecchio » (V. A. S. : Dispacci scritto, trattando della chiesa primiceriale : voi. II, da Candia, 31 ottobre 1555), Evidentemente però la specialmente pag. 20 e 21. loggia in parola altro non doveva essere che un por- (4) Vedasi la nota 1.