176 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA Ed altra iscrizione, sulla porta del refettorio medesimo, datata del 1670, ricorda l’abate Vlasto, che aveva già costruita la fontana del 1651 (1): Tldfifie.ya fióyiìov dilato BXdotov ¡¡yov nevaio, Aéojiotva io Magia, (pi'/agov àneiQéaiov. A. X. O. Tosto fuori del monastero, ad occidente, trovansi la stalla a tre avvolti con scala. L’iscrizione del 1714, dice: ATI A MAIS ■ H • NEO&Y TOC -APC E giù al torrente, dove sono pure la detta fontana del 1651 ed altre cisterne, fonti e condotti d’acqua, il piccolo ponte è segnato colla lapide del 1685: Mvipdijxi Kvqib TVjQ ywyj/g tov òovlov oov NeoqvTOv iego/iovdyov AQÓoa xal Tiuai/g rrje tv Xqiotcò f/fifjg àòel -qpóir]TOS AXTIE juaQTÌov KH (-2\ Castellania di Milopotamo. — A Kumarès alcune case appartenenti ad un convento portano la data del 1636. Il monastero abbandonato di Karakàla, nei dintorni di Margharttes, è segnato coll’anno 1794. Sulla porta della chiesa del Salvatore una epigrafe attesta come esso appartenesse ai monaci del Monte Athos : vaòg i] MerafWQ i/ wois tov ’h]oov Xqiotov TIuvto xqotoqoì rjjuàjv Qeov /Aovrjs Kaoay.dkkov tov uyiov ” Ooovg y.Trjfia VTrdoyei urrà ùtjyahov yj)óvo>r. Nel convento rovinato di Vates, presso Melisurghàkji, sono notevoli soltanto gli affreschi della chiesetta della Madonna (del 1624) e dei due avvolti del monastero a questa accostati per mezzogiorno^. A Bali il convento è tutto al di sopra della chiesa di S. Giovanni Griso-stomo e ad occidente di essa. Mostra due file di locali, fra cui si stendono degli archi. La fila più alta era in origine destinata a magazzini, ed un locale (J) Collez. fotogr. n. 576. S.: Senato Misti, XXX, 93). Ma per la sua identifica- ('-’) Un « monasterium de la pazo positumin pariibus zione nulla saprei aggiungere. sexterii Rethimi » è ricordato nel 1362 come concesso (3) Cfr. voi. II, pag. 302 e 306. ad Angelo Surian dal duca Goffredo Morosini (V. A.